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Berlusconi in Russia: la crisi è stata un diluvio, ma ora è meglio di prima

Berlusconi in Russia: la crisi è stata un diluvio, ma ora è meglio di prima

By Redazione

La crisi economica c’è ma il peggio è passato. Il Presidente del Consiglio, a Mosca per incontrare il premier russo Vladimir Putin ed il Presidente Dimitri Medvedev, torna a
lanciare messaggi d’ottimismo. “C’e’ stato un diluvio universale, ma ora siamo qui, e stiamo meglio di prima” ha detto il premier incontrando la stampa. “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare,
da un male riusciremo a cavare un bene”, ha aggiunto ribadendo che “il momento peggiore della crisi è superato e da ora in poi ci saranno miglioramenti”.

Berlusconi si è detto “assolutamente convinto che il governo italiano abbia fatto ciò che doveva essere fatto”, sottolineando di “avere l’orgoglio” che il governo italiano
è stato “il primo a sostenere la necessità che nessuna banca fallisse e che nessun risparmiatore perdesse neanche un euro”. Il Presidente del Consiglio ha quindi ricordato gli
interventi a sostegno di chi ha perso il lavoro e l’apprezzamento per gli interventi a sostegno dell’industria. “Credo – ha aggiunto – che sia colpevole l’atteggiamento dei media che insistono
sugli aspetti di questa crisi indicandola come catastrofica e irreversibile e che sia assolutamente colpevole il comportamento dell’opposizione con cui ci troviamo a dover operare in Italia.
Resto convinto anche che il momento peggiore della crisi sia superato”.

Berlusconi infine si è detto soddisfatto per la “totale sintonia” che ha accompagnato l’incontro con il Presidente russo Medvedev. Dopo averlo ringraziato “per la vicinanza” in occasione
del terremoto, Berlusconi ha detto di aver “consegnato” al premier russo “una serie di monumenti, soprattutto chiese”, per rispondere all’offerta di aiuti fatta da Mosca di ricostruire alcuni
beni artistici nelle zone colpite dal sisma.

“Su tutti i temi – ha sottolineato il presidente del Consiglio – ho trovato una vera sintonia: mi sono complimentato per il suo spirito pragmatico. Sono sicuro – ha concluso – che per quanto
riguarda i rapporti con la Nato si ritornerà allo spirito di Pratica di Mare; così come sono sicuro che ci sarà la possibilita’ con la nuova amministrazione americana di
avere rapporti aperti e amichevoli che potranno risolvere i problemi che si erano creati con l’amministrazione repubblicana”.

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