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Bergamo: Mostra-Omaggio ad Alda Ghisleni (1921-1961)»

By Redazione

 

Venerdì 5 dicembre, alle ore 18, sarà inaugurata, nella Sala Manzù – via Camozzi (passaggio via Sora) – Bergamo della Provincia di Bergamo la mostra «Omaggio
ad Alda Ghisleni (1921-1961)»

La mostra nasce da una collaborazione tra la Provincia di Bergamo e il Circolo Artistico Bergamasco. Le opere, che vengono presentate e il puntuale catalogo che le accompagna,
consentono di rileggere antologicamente la vicenda artistica e umana di questa artista (Bergamo, 1921-1961) prematuramente scomparsa, ma preziosa per integrare la conoscenza di
un’epoca artistica che va dagli anni del Premio Bergamo ai primi decenni del dopoguerra.

«Il pubblico – scrive il presidente Valerio Bettoni nella presentazione del catalago – avrà modo di apprezzare un percorso espositivo, che, per taluni aspetti, si presenta
come inedito nella qualità dei contenuti e nella loro raffinata forza espressiva. Nell’occasione, la Provincia di Bergamo rivolge un particolare ringraziamento alla prof.
Sallustio per la decisione adottata di destinare alle collezioni d’arte della Provincia alcune significative opere di Alda Ghisleni. È un gradito contributo, che
consentirà al pubblico degli estimatori e degli studiosi di continuare ad accedere alla conoscenza della pittrice, mediante la presenza di suoi dipinti in pubbliche raccolte,
onorate di contribuire a conservare la memoria di questa delicata e raffinata pittrice».

La pittrice bergamasca Alda Ghisleni è un’interessante figura di donna che, in un ambiente artistico popolato da numerose ed autorevoli presenze maschili, è riuscita
ad affermarsi per la sua straordinaria personalità. Spinta da naturale inclinazione, fin da giovanissima si esercita nel disegno e mentre compie gli studi liceali, si lascia
trasportare da questa appassionata inclinazione per l’arte, e inizia a dipingere alla fine degli anni ’30. Segue gli insegnamenti del valente pittore Ernesto Quarti
Marchiò, il quale le dedica particolare attenzione, e la incoraggia nella ricerca di un suo stile personale. Si confronta poi con altri artisti di varie tendenze, esaminandone la
produzione, alla strenua ricerca di un linguaggio originale, adatto ad esprimere gli impulsi più ispirati della sua sensibile personalità.

L’inconfondibile gusto compositivo e stilistico che caratterizza le sue opere, ma soprattutto la continua ansia di ricerca che in esse trapela, fanno della pittrice
un’autentica protagonista della pittura del Novecento. A soli 19 anni è invitata alla XXII Edizione della Biennale d’Arte di Venezia dove esporrà anche alle
due successive edizioni (1942-1948). Partecipa al secondo e al quarto Premio Bergamo ed è selezionata per la IV Quadriennale di Roma.

Ottiene riconoscimenti a numerosi concorsi di pittura come ad esempio il «Premio Fra Galgario», il «Premio di pittura e scultura Città di Bergamo», il
Premio «Marzotto». Espone a tre edizioni del «Premio Dalmine» dove, nel 1956, vince il Primo Premio Comune di Dalmine. Numerose le esposizioni personali. Al
termine dell’ultima mostra personale tenuta alla Galleria «La Garitta» del Circolo Artistico Bergamasco, le sue condizioni dì salute si aggravano. Muore a soli
39 anni cosicché la prematura scomparsa avvenuta nel gennaio 1961 e l’inesorabile passare del tempo ne hanno gradualmente affievolito il ricordo.

Il Circolo Artistico Bergamasco, in collaborazione con la Provincia di Bergamo, si è reso promotore di questa mostra commemorativa con la finalità di riproporre le doti
artistiche di questa straordinaria figura femminile dotata di personale espressività e di singolare talento istintivo.

Il repertorio della sua produzione, ben rappresentato nel gruppo di opere esposte (in tutto un’ottantina), offre un panorama multiforme di soggetti che vanno dalla ricca
varietà dei ritratti, ai paesaggi urbani e marini, agli interni, alle composizioni di figura, alle scene di genere, alle nature morte, trattati tutti con raffinata
sensibilità. I saggi presenti nel catalogo, curato da Cesare Morali e di Marilisa Di Giovanni, analizzano il percorso creativo della pittrice dagli esordi all’ultima
esposizione. Un gruppo di opere riprodotte a colori, che caratterizzano la sua evoluzione artistica, sono affiancate da una scheda tecnico-critica che fornisce un ampio commento.

La mostra che si presenta al pubblico e alla critica dal 5 dicembre 2008 al 22 gennaio 2009 alla Sala Manzù della Provincia di Bergamo, con una consistente collezione antologica
e con opere inedite provenienti da collezioni private che ne percorre i diversi momenti, corredata da un catalogo ricco di notizie biografiche e critiche, autorizza i curatori a parlare
di «riscoperta» di un’artista dotata di un originale gusto compositivo, stilistico e coloristico e di una singolare personalità.

 

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