Batterio killer, l’EFSA avvisa: “Non coltivare ne consumare germogli crudi”
5 Luglio 2011
Per difendersi dal batterio killer, i consumatori dell’Unione Europea devono evitare i germogli crudi, in primis non mangiandoli prima della cottura ma neanche coltivarli.
Questo l’avviso dell’EFSA (l’autorità UE per la sicurezza alimentare) che insieme al ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) fanno il punto sulla presenza
dell’E.coli pericoloso nel Vecchio Mondo ed offrono alcuni consigli di sicurezza.
Gli esperti partono da una constatazione: i germogli di fieno greco rappresentano ad oggi l’anello di collegamento tra le vittime del batterio in Francia e quelle in Germania. Infatti, “In
entrambi i focolai è stata confermata la presenza dell’O104:H4, un ceppo raro di E. coli. In base alle conclusioni della valutazione, poiché i semi di fieno greco sono spesso
venduti sotto forma di miscele di semi e non è possibile escludere una contaminazione crociata nella fase di riconfezionamento”.
Perciò, in attesa di ulteriori analisi, il team di ricerca raccomanda di “Non coltivare ne consumare germogli crudi”, ma sottoporli sempre a cottura preventiva.
In particolare, la relazione punta il dito su “Lotti di fieno greco importati dall’Egitto nel periodo 2009-2011”, colpevoli di aver esportato la variante killer di Escherichia Coli sia in
Francia che in Germania. Sulla base di tali riflessioni, “L’EFSA raccomanda alla Commissione europea di fare ogni sforzo per rintracciare tutti gli eventuali lotti ancora in circolazione”.
FONTE: “EFSA publishes report from its Task Force on the E. coli O104:H4 outbreaks in Germany and France in 2011 and makes further recommendations to protect consumers”, EFSA Press
Release, 5/07/011
Matteo Clerici
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