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Bambini italiani sempre più obesi

Bambini italiani sempre più obesi

By Redazione

Roma – La cattiva alimentazione e la televisione battono il gioco e l’attivita fisica all’aria aperta. Al punto che 2 bambini italiani su 10, tra i 3 e i 6 anni, sono in sovrappeso o
già a serio rischio di obesità infantile.

E’ quanto emerge da uno studio europeo finanziato dalla Ue e messo in piedi dal progetto pilota Periscope, in collaborazione con il Movimento Difesa del Cittadino, la Asl di Brindisi e le
università di Aalborg e di medicina polacca della Silesia, che ha confrontato, stili di vita, comportamenti e abitudini dei bambini da 3 a 6 anni di Italia, Danimarca e Polonia.

Il risultato, per il nostro paese, non e certo lusinghiero: i baby italiani infatti sono quelli con il maggiore tasso di sovrappeso e obesità infantile (21,2%), contro il 14,3% della
Danimarca e il 17,1% della Polonia. E sul banco degli imputati finisce, ancora una volta, la cattiva alimentazione. In tema di abitudini alimentari i nostri piccoli sembrano essere i più
indisciplinati, come dimostrano i dati della ricerca. Secondo l’indagine il 27,5% non mangia mai verdura cruda e ben il 40% (il 17% in Danimarca e il 19% in Polonia) non consuma mai verdura
cotta. Inoltre solo il 52% dei bambini consuma frutta almeno una volta al giorno. In compenso al nostro paese spetta il primato in classifica delle famiglie che, a volte, comprano cibi
confezionati (il 21% contro il 10,2% della Danimarca e il 17,2% della Polonia).

E sono proprio le famiglie italiane l’anello di congiunzione per dare un volto a questi numeri: il tasso di obesità infantile e infatti correlato a quello dei genitori, che nel nostro
paese è il più alto se rapportato agli altri 2 paesi: 35,9% per la madre e addirittura 65,4% per il padre. Se poi alle abitudini alimentari colleghiamo l’altro dato allarmante,
quella della scarsa attività fisica, il quadro non può che peggiorare. Secondo lo studio i bambini italiani sono quelli che si muovono di meno, e il 50% di loro, secondo quanto
dichiarato dai genitori, non può giocare all’aperto contro 11% dei bambini danesi e polacchi. E ben il 18,2% non pratica nessuno sport.

I bambini italiani, però, primeggiano davanti alla televisione: sono solo il 3% i baby danesi che passano più di due ore davanti allo schermo, contro il 12,2% dei polacchi e il
13,2% degli italiani (25% nel weekend). Dati interessanti, spiega la coordinatrice scientifica del progetto Margherita Caroli, che pero rappresentano solo la punta di un iceberg di una serie di
comportamenti, convinzioni e reti sociali che sono del tutto diversi tra i tre paesi e che sono alla base sia della promozione della salute che, purtroppo, della promozione
dell’obesità.

In base a questi dati, aggiunge Caroli, sono state sviluppate delle attività innovative di promozione della salute utilizzando come ‘setting’ principale l’asilo, una fabbrica di vita dove
poter indirizzare i bambini verso stili di vita non solo più salutari ma anche più piacevoli. 

Ansa.it per NEWSFOOD.com

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