La cattiva nutrizione dei bambini? Inizia a casa

20 Gennaio 2010
I genitori dovrebbero spingere i figli verso l’alimentazione sana, ma non sempre è così.
Anzi: un po’ per ignoranza, molto per evitare discussioni, mamme e papà offrono merende, golose ma nemiche della salute.
E la conclusione di uno studio dell’Università di Leeds, diretto dalla dottoressa Charlotte Evans e pubblicato da “Journal of Epidemiology and Community Health”.
Evans e compagni hanno controllato circa 1.300 tra zaini e cartelle di 89 scuole della Gran Bretagna. Al loro interno hanno trovato una stragrande maggioranza di junk food: patatine, snack,
torte, biscotti e bevande gassate. Ecco il parere della dottoressa Evans: “I bambini inglesi consumano ogni anni circa 5 miliardi e mezzo di pranzi al sacco, ma solo l’1% di questi contiene
alimenti con tutti i nutrienti previsti per i pasti di chi mangia a mensa”.
Per l’esperta, la spiegazione di tale fenomeno sta nei gusti dei ragazzi. Se infatti i grandi consegnassero loro alimenti salubri ma poco appetibili (come un sandwich coi broccoli) essi li
rifiuterebbero. Così, i genitori ripiegano sulle “solite” goloserie.
L’obiettivo degli educatori, concludono i ricercatori, deve essere quello di rendere gradita e diffusa un’alimentazione con più proteine, latticini, frutta e verdura.
Altrimenti, i bambini di oggi che mangiano (molto) male diventeranno gli adulti di domani con gravi problemi di salute.
Matteo Clerici