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Avellino: Al via gli “Stati Generali del Vino”

Avellino: Al via gli “Stati Generali del Vino”

By Redazione

Avellino – “Una importante occasione per discutere e confrontarsi, consolidare e valorizzare quanto è stato compiuto fino ad oggi e, soprattutto, per fare ulteriori passi in
avanti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Cozzolino, aprendo ad Avellino gli Stati Generali del Vino, la kermesse
che per due giorni ospiterà nel Capoluogo Irpino esperti, produttori e giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo.   

“La scelta di Avellino – ha anche detto Cozzolino – assume intanto un rilievo strategico dovuto ad un territorio che vanta un patrimonio enologico di prim’ordine e che la regione Campania intende
rafforzare, dopo l’istituzione dell’enoteca regionale di Taurasi, con ulteriori investimenti”. In particolare, Cozzolino ha annunciato la localizzazione in provincia di Avellino dell’Università del Gusto, “una ulteriore infrastruttura strategica – ha sottolineato- per fare sistema e mantenere alta la capacità di competizione sui
mercati mondiali dei produttori campani”. Nel corso delle due sessioni pomeridiane dei lavori, che si svolgono presso l’auditorium della Banca della Campania, produttori ed esperti, moderati dal
giornalista Luciano Pignataro, hanno analizzato il rapporto tra sistemi produttivi e competitività.   

Particolari apprezzamenti alle tre docg irpine sono giunti dai più autorevoli giornalisti specializzati. “Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi – ha osservato Isao Miajiana, redattore delle riviste ‘Wine Arte’ e ‘Wine Kindom’, punti di riferimento
per il mercato nipponico – sono vini di eccellente qualità, con un ottimo rapporto qualità-prezzo” mentre per Robert Simonson, autore di reportage per ‘Wine Spectator’ e ‘Decanter’,
“c’é molta curiosità negli Usa per le produzioni vitivinicole dell’Irpinia e più in generale della Campania. Il punto di forza- ha ribadito Simonson- sta nel rapporto tra
qualità-prezzo che cosente alla eccellente produzione della Campania di vincere la concorrenza dei vini toscani e piemontesi”.

Le problematiche della filiera regionale, sono state poi analizzate da Paolo De Cristoforo. Per il rappresentante de Il Gambero Rosso, “quello di Avellino
non si configura come un evento autoreferenziale ma ha l’obiettivo di ragionare soprattutto su alcuni punti specifici e nodi strategici: le sfide del mercato globale;  le implicazioni legate
alle riforme delle norme comunitarie; sulle difficoltà di zone con alto tasso di enoicità a strutturarsi come sistema-territorio”.

Ansa.it per NEWSFOOD.com

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