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“Asparagi su Marte”? Lungo il Brenta l'idea piace

By Redazione

Bassano del Grappa – “Siamo a disposizione della NASA e di qualsiasi altra Agenzia Spaziale possa averne interesse, per fornire i semi dei nostri asparagi da piantare su Marte”.

Con queste parole il presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asparago Bianco di Bassano a Denominazione di Origine Protetta, Piergiorgio Bizzotto, ha accolto la diffusione dei primi dati
sulla composizione del suolo del Pianeta Rosso, provenienti dalla sonda spaziale “Phoenix”.

Commentando i risultati della spedizione che, proprio in queste ore, stanno arrivando sulla Terra, lo scienziato NASA Sam Kounaves ha dichiarato ieri che “Quello di Marte è il tipo
di suolo che potrebbe essere trovato nel vostro giardino, ricco cioè di sostanze alcaline. E’ un suolo dove potrebbero crescere degli asparagi”. “Saremmo felici che su Marte si
piantasse l’Asparago di Bassano”, gli ha fatto eco il Presidente Bizzotto, “perché siamo certi che il patrimonio genetico di queste piante, che le famiglie bassanesi si tramandano,
da secoli, di generazione in generazione, sia tanto valido da meritare senz’ombra di dubbio una discendenza extraterrestre”.

Molti sono i fattori che concorrono alla trasformazione di un vegetale come l’asparago in un ingrediente prelibato delle cucine di tutto il mondo. Non ultima, la mano del cuoco: “Speriamo che
la NASA trovi presto le soluzioni tecniche che consentano di tentare la coltivazione dell’asparago su Marte. A noi farebbe molto piacere perché siamo sicuri che che trovarvi gli
asparagi già impiantati contribuirebbe sicuramente a rendere il quarto pianeta del sistema solare più accogliente. Inoltre, sarebbe forse l’occasione di sperimentare
sul serio una qualche forma di meccanizzazione per questa difficile coltivazione, che i nostri contadini continuano a svolgere come da tradizione, completamente a mano in tutte le fasi della
lavorazione, dalla semina, al raccolto, al confezionamento”, ha aggiunto Sergio Dussin, presidente del Gruppo Ristoratori di Bassano, che al bianco turione in primavera dedica la propria
rassegna. Gli scienziati della missione Phoenix sono invitati in Italia il prossimo anno a discutere i dettagli davanti a un piatto di Asparagi di Bassano e a un calice di Vespaiolo di
Breganze.

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