Ashwagandha: il ginseng indiano che tutela la salute

28 Dicembre 2009
L’ Ashwagandha è una delle erbe fondamentali della medicina Ayurvedica.
Secondo la medicina tradizionale, tale vegetale (da noi noto come ginseng indiano) può essere utilizzato contro una vasta gamma di problemi: dall’ansia alle malattie respiratorie, dai
disturbi di fegato fino alle difficoltà sessuali. Da tempo infatti, al vegetale è attribuita la capacità di potenziare le difese dell’organismo, rendendolo ad esempio
più resistente a tensione e stress.
Recentemente, la “Withania somnifera” (questo il nome scientifico) è stata oggetto di ricerche sperimentali.
Alcuni studiosi, testandolo su malati di osteoartrite, hanno riscontrato una riduzione del dolore e della disabilità. Altri ricercatori, invece, ritengono che essa possa svolgere una
funzione anti tumorale.
In ogni caso, gli esperti mettono in guardia, da eventuali cure fai-da-te.
Innanzitutto, non sono disponibili dati esaurienti sulla tossicità del prodotto.
Inoltre, come per qualsiasi rimedio, sono sempre possibili reazioni avverse, specie in caso di sovradosaggio. Tra i problemi più comuni del ginseng indiano, disturbi gastrointestinali,
vomito e diarrea. Inoltre a causa dell’effetto sedativo della pianta, viene suggerito di non assumerla in associazione con farmaci ansiolitici o in concomitanza di interventi chirurgici che
prevedano un’anestesia generale.
In generale, è vivamente consigliato, prima di consumare il vegetale, rivolgersi ad un medico qualificato.
Matteo Clerici