Ambiente, Cavallera: «difficile dire se i miglioramenti in Piemonte derivino dalle misure adottate»
10 Ottobre 2007
Torino – La valutazione sul miglioramento dell’inquinamento ambientale non può essere fatta su orizzonti temporali troppo limitati, e le misure attuate dalla Regione possono
essere ben più incisive dei blocchi alla circolazione; è questa l’opinione di Ugo Cavallera, consigliere regionale di Forza Italia, che commenta i dati dell’Assessorato
all’Ambiente sulle polveri sottili nei primi nove mesi del 2007.
“In primo luogo – dice Cavallera – l’inquinamento atmosferico è molto influenzato da fattori meteorologici, per cui è difficile dire se la discesa delle polveri sottili, solo a un
anno di distanza, sia dovuta alle misure adottate, piuttosto che non a un favorevole andamento climatico. Comunque la discesa degli inquinanti, iniziata con la riduzione dell’ossido di
carbonio, dell’anidride solforosa, del benzene e di altri inquinanti storici, è un trend in atto da tempo, anche a seguito delle misure via via adottate dalle amministrazioni pubbliche e
dall’industria per rispettare gli obiettivi di qualità richiesti dall’Unione Europea”.
Occorre però, secondo l’esponente azzurro, adottare misure più incisive di quelle volute finora dalla Giunta Bresso.
“Se davvero questa è una priorità per la Regione, come anch’io credo – continua Cavallera – si devono destinare risorse significative già nel prossimo bilancio per
convertire i mezzi destinati al trasporto pubblico, non limitandosi ai filtri antiparticolato, ma favorendo la completa sostituzione con mezzi che usano carburanti “puliti” come metano e gpl.
Analogamente, acquisita l’eventuale autorizzazione della Commissione europea, si dovrebbe varare un programma straordinario di avvicendamento delle flotte aziendali, cominciando dai veicoli
commerciali per la distribuzione delle merci nelle aree metropolitane. Una ulteriore misura può essere il sostegno alla sostituzione dei taxi. Insomma, un complesso di misure per
incentivare il ricambio dei veicoli che hanno un maggiore chilometraggio nelle aree urbane. Analogo discorso si potrebbe fare per gli incentivi volti a diffondere il risparmio energetico
nell’edilizia, nell’isolamento delle abitazioni”.
Infine secondo Cavallera, “occorre sviluppare i trasporti su ferro, ampliando le reti tramviarie e la metropolitana. Si obietterà che servono ingenti investimenti ma, anche per evitare
le sanzioni europee, forse questo è uno dei sistemi più proficui di utilizzare parte del “tesoretto”, un modo che assicurerebbe una migliore qualità dell’aria e sosterrebbe
anche lo sviluppo economico”.