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Al via i buoni vendemmia

By Redazione

L’utilizzo dei «buoni vendemmia», per la retribuzione del lavoro accessorio durante la prossima campagna di raccolta, entra nella fase operativa: è stato
infatti sottoscritto oggi, a Torino, il Progetto Esecutivo Territoriale, che stabilisce le procedure applicative in tutte le Province piemontesi per la vendemmia 2008. Studenti e pensionati
potranno essere regolarmente retribuiti per lo svolgimento di attività occasionali, attraverso un sistema telematico basato su card elettroniche, gestito tramite l’INPS e promosso
dalla Regione Piemonte per iniziativa dell’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco e dell’Assessore al Welfare Teresa Angela Migliasso.

Il Progetto Esecutivo Territoriale è stato elaborato e concordato da tutte le parti sociali interessate (Regione, Province, INPS, INAIL, Coldiretti, Confagricoltura, CIA,
Fedagri-Confcooperative, Legacoop, FLAI – CGIL, FAI – CISL, UILA – UIL), e si è stabilito di dar corso alla sottoscrizione dell’accordo per garantire l’operatività del
sistema in vista dell’imminente vendemmia, benché sia in fase di valutazione la possibilità di estensione ad altri lavori stagionali agricoli, legata alle
novità introdotte dal Decreto legge 112 del 25 giugno 2008. In relazione a ciò, le organizzazioni sindacali facenti capo a CGIL, CISL e UIL si sono riservate di
firmare l’accordo al termine della discussione parlamentare sul Decreto Legge 112.

I «buoni» o «voucher» vendemmia sono buoni nominali del valore di 10 euro, di cui 7,50 euro costituiscono la retribuzione netta del
lavoratore: non corrispondono a una paga oraria, ma costituiscono ticket unitari di pagamento, per cui è rimessa ad accordi tra le parti sociali la determinazione della
remunerazione. La funzione di concessionario verrà svolta da INPS attraverso una convenzione con Poste Italiane. L’INAIL attiverà la copertura assicurativa.

Beneficiari sono gli studenti – giovani iscritti a un ciclo di studi in ambito pubblico o convenzionato sino a 25 anni di età o studenti universitari – e pensionati.

Preliminarmente, sia i lavoratori interessati a svolgere prestazioni occasionali sia i datori di lavoro interessati a usufruirne dovranno registrarsi: utilizzando Internet (www.inps.it) o il
telefono (Contact Center 803.164) o recandosi presso una sede INPS o un Centro per l’Impiego. E’ possibile avvalersi dell’assistenza delle organizzazioni agricole, dei sindacati e dei
patronati.

La retribuzione avverrà tramite la INPS Card Vendemmia 2008, una card virtuale, analoga a una carta di credito, inviata a domicilio ai lavoratori, sulla quale verrà
accreditato il compenso; come sistema di pagamento alternativo, sarà sempre possibile richiedere un normale bonifico domiciliato. Il datore di lavoro acquisterà i
voucher di cui ritiene di aver bisogno, comunicherà i nominativi dei lavoratori impiegati e al termine della prestazione consuntiverà l’effettiva durata e
retribuzione.

Il compenso così percepito non incide sullo stato di disoccupato, inoccupato o pensionato ed è esente da imposte. I massimali di compensi percepibili dal singolo
lavoratore sono pari a 5000 euro; per il datore di lavoro il massimale spendibile ammonta a 10.000 euro.

«Il documento che oggi abbiamo sottoscritto – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – credo sia l’esito importante di un lavoro di concertazione con tutte le parti
sociali. E’ la prima volta che un sistema del genere viene introdotto in Piemonte e necessariamente ci sono aspetti di sperimentazione che monitoreremo con attenzione, ma sicuramente il primo
obiettivo è quello della semplificazione delle procedure. Penso soprattutto alle piccole aziende vitivinicole, che costituiscono il tessuto economico-produttivo in molte zone della
nostra Regione, che spesso utilizzano lavoratori per pochissime giornate e che potranno per la prossima stagione lavorare in modo più sereno e con maggiori garanzie per
tutti».

«Il voucher per la vendemmia – sottolinea l’Assessore al Welfare Teresa Angela Migliasso – è uno strumento utile sia per le imprese che per chi presta lavoro, anche per
brevi periodi, in agricoltura. Questa misura contribuisce, da un lato, a far incontrare domanda ed offerta di lavoro e a porre un freno al lavoro nero in questo settore, con tutti i rischi che
comporta, dall’altro permette ad anziani e pensionati di integrare il loro reddito e ai giovani fino a 25 anni di fare una costruttiva esperienza di lavoro».

I «buoni vendemmia» sono previsti dal Decreto Ministeriale sul lavoro accessorio in agricoltura varato nel marzo 2008, che prevede l’applicazione anche in campo
agricolo di disposizioni presenti nella legge Biagi (legge 30/2003) per permettere l’assunzione in modo regolare di studenti e pensionati, che tradizionalmente contribuiscono alla raccolta
delle uve con prestazioni occasionali e limitate nel tempo.

La Regione Piemonte si è immediatamente attivata per l’applicazione dei voucher, e lo scorso 7 aprile, a Torino, è stata firmata la convenzione tra Regione Piemonte,
INPS e INAIL, alla presenza del Ministro del Lavoro, cui hanno successivamente aderito tutte le Province piemontesi.

Oggi, con la sottoscrizione del Progetto Esecutivo Territoriale, viene avviata la fase operativa.

In allegato foto della firma del Progetto Esecutivo Territoriale: da sinistra, l’Assessore regionale al Welfare Teresa Angela Migliasso, l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco, il
Direttore Regionale INPS Rosario Bontempi.

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