Agricoltura, con la crisi meno acquisti di macchinari

18 Ottobre 2013
La crisi colpisce duramente gli agricoltori: messi davanti a budget ridotti, gli addetti ai lavori tendono ad acquistare meno mezzi meccanici, riducendo una produzione già duramente
colpita.
Questo il dato principale di un’indagine Nomisma, realizzata da FederUnacoma e presentata nella fiera del Levante di Bari.
Gli studiosi hanno condotto un’analisi su due fronti: un’analisi desk sui valori censuari per comprendere i cambiamenti occorsi negli ultimi 10 anni con particolare attenzione al ricorso al
controterzismo ed un analisi di campo, focalizzata su un campione di 750 imprese agricole, valutando immatricolazioni presenti e mosse future
Così facendo, è emerso una netta riduzione delle immatricolazioni (-28% le trattrici immatricolate nel periodo 2007-2012) unita ad una crescita del controterzismo (con quasi 4
milioni di giornate dedicate dai contoterzisti in aziende agricole).
In aggiunta, la , la bassa percentuale (28%) di imprese che hanno effettuato acquisti di macchine agricole (nuove e usate) negli ultimi 5 anni. Per rimediare a tale inazione sul mercato, si
scelgono tre vie: oltre al già citato controterzismo (49,9%), l’uso più efficiente dei macchinari (50,2%) e riparazioni continue (65,5%).
Qualunque sia la via scelta, concludono i sondaggisti, alla lunga non paga: priva di macchinari nuovi, capaci di reggere il peso della concorrenza internazionali, anche e sopratutto di fronte
ad un mercato complicato.
Matteo Clerici