Addio vecchia piramide, gli USA creano il piatto alimentare

3 Giugno 2011
Gli USA mandano in pensione la piramide alimentare. Il vecchio schema, ispirato alla dieta mediterranea, viene così sostituito dal piatto alimentare. L’idea è di Michelle Obama,
in prima linea nella lotta contro l’obesità, vera malattia sociale capace di colpire un cittadino su quattro.
Per la First Lady, uno dei problemi è l’incapacità delle persone di recepire i messaggi dei nutrizionisti e metterli in pratica. Allora, ecco il piatto alimentare, struttura
semplificata e dalle informazioni immediate.
Il piatto, presentato in gran pompa a Washington, è diviso in quattro sezioni, di dimensioni disuguali: una per la frutta, una (leggermente più grande) alla verdura, una terza ai
cereali e la quarta ai cereali. Infine, a fianco vi è un piattino, per ricordarsi di mangiare latte e cereali.
L’obiettivo principale è raggiunto: come spiega la dottoressa Favaro, nutrizionista, “Il messaggio è semplicissimo”.
Osservando il piatto alimentare, gli americani capiscono come tre quarti di ciò che finisce nel piatto debba essere di origine vegetale: prima frutta e verdura, poi cereali. L’immagine
suggerisce poi di “Godersi il cibo ma mangiare meno”, di non esagerare nelle porzioni e consumare almeno un 50% di cereali integrali. Inoltre, vanno scelti cibi (surgelati, pane, alimenti
pronti) con basso contenuto di sodio. Riguardo infine le bevande, corsia privilegiata per il latte scremato e fuori le bibite zuccherate e dentro l’acqua.
Nonostante questo, la dottoressa Favaro mostra alcune perplessità. Per cominciare, l’innovazione è relativa: rispetto alla vecchia piramide alimentare “Non è una vera
rivoluzione… L’originalità sta nel fatto che i suggerimenti vengono dati non su base giornaliera, ma per ogni pasto; per il resto non ci sono novità di rilievo, se non la
semplificazione del messaggio”.
Allora, continua l’esperta, la semplificazione può dare adito ad errori e confusioni. Nello specifico “La frutta può essere mangiata anche come spuntino e non solo a pasto.
Inoltre, qui manca una valutazione sui condimenti, invece l’olio d’oliva extravergine in dosi ragionevoli è un condimento validissimo. E per finire da questa immagine non si evince che
nella scelta degli alimenti per eccellenza proteici, bisogna privilegiare il pesce e le carni magre,rispetto a quelle grasse, oltre, naturalmente, ai legumi. Infine, può essere
fuorviante la parola “proteine” scritta sul piatto: fa dimenticare che ne sono ottime fonti anche latte e derivati qui finiti fuori dall’immagine principale. Per altro anche i cereali
contengono proteine, sia pure di qualità inferiore”.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Matteo Clerici