A New York il gelato diventa arte

6 Agosto 2016
Una delle golosità più rappresentative dell’estate, il gelato, è stata scelta per diventare protagonista assoluta del primo museo ad essa dedicato nella Grande Mela, l’Ice Cream Museum. Si tratta di un complesso allestito temporaneamente, dal 29 luglio fino al 31 agosto, nella galleria di Maryellis Bunn, vicinissima al celebre Whitney Museum. L’iniziativa ha subito incontrato una vivace risposta da parte del pubblico, tanto che cinque giorni prima dell’apertura ufficiale erano stati già interamente venduti online i 30 000 biglietti previsti per il periodo delle visite.
I primi scatti, molto condivisi sui social networks come Instagram, raccontano un percorso che strizza l’occhio alle meraviglie della Fabbrica di Cioccolato – libro per bambini di Roald Dahl e poi film con Johnny Depp- e punta su ricostruzioni scenografiche dei freschi coni che colpiscono per i colori pop e l’esagerazione delle forme.
Un percorso da mangiare con gli occhi…e non solo
Sono circa una trentina gli artisti e designers che hanno voluto confrontarsi con questa dolce sfida formando un team che ha dato molto spazio agli effetti speciali con l’obiettivo primario di stupire grandi e piccini.
Fra le attrattive sono già molto popolari le gigantesche fontane di cioccolato, la piscina colma di caramelle realizzate in plastica, l’altalena a forma di biscotto gigante e i palloncini commestibili ad elio del dottor Irwin Adam, pronti da addentare per stravolgere il timbro di voce. L’esperienza, quindi, è multisensoriale e al tempo stesso pensata per la condivisione sui social; ad esempio chi vuole può tuffarsi nella piscina di dolciumi da un apposito trampolino e venire subito immortalato per postare in tempo reale la sua “impresa”. Non poteva poi mancare una stanza riservata alla prelibatezza per eccellenza: il cioccolato.
La vera degustazione (inclusa nel biglietto di 18 dollari) è prevista al termine della visita, dove un’apposita area attrezzata con gli espositori delle migliori gelaterie newyorkesi offre la possibilità di scegliere i gusti e comporre un ottimo gelato artigianale personalizzato. Tra i nomi dei produttori spiccano anche firme come Black Tap e Odd Fellows Ice Cream Co.
Brillante operazione di marketing
Il fatto che il museo, più che uno scopo didattico, abbia il fine di far divertire e di coinvolgere tutti i sensi in un’esagerazione di zucchero e colori, è sicuramente la chiave del suo strepitoso successo presso il pubblico. Non si tratta, infatti, di un percorso informativo sulla creazione del gelato, ma di un’esposizione di opere d’arte stravaganti che già ad una prima occhiata fanno venire l’acquolina in bocca.
Gli incassi parlano chiaro: in meno di una settimana la cifra dei biglietti di entrata sembra essere compresa dai 360 ai 540 mila dollari. Senza considerare la popolarità dei numerosi gadget venduti negli shop dedicati, fra cui molto gettonate le cover per smartphone a forma di biscotto gelato, tavoletta di cioccolato e zuccherini.
Ultima chicca: in occasione dell’inaugurazione è stata lanciata un’app di Tinder, il famosissimo sito di incontri virtuali, che consente di scegliere il proprio gusto gelato del cuore. C’è anche spazio per il romanticismo, nelle gallerie dell’Ice Cream Museum.
Lucia Facchini
per Newsfood.com