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Ferrero: “Ascoltiamo i lavoratori: bisogna modificare il protocollo”

By Redazione

Roma, 2 Ottobre 2007 – “Quando i lavoratori parlano, bisogna saperli ascoltare, i lavoratori di Mirafiori sono tanti e vanno ascoltati con molta attenzione, occorre perciò
modificare il protocollo sul welfare nella direzione che chiedono. E sarebbe sbagliato pensare che questo è un problema interno della sinistra”. Questo il pensiero del Ministro della
Solidarietà Sociale Paolo Ferrero che, a margine conferenza regionale sulla non autosufficienza, ha risposto alle domande dei cronisti sulla posizione espressa ieri dai lavoratori di
Mirafiori.

Le manifestazioni di dissenso ed i fischi con cui ieri gli operai dell’azienda torinese hanno accolto il protocollo sul Welfare, infatti, sono stati la scintilla che ha acceso il dibattito
politico sul da farsi.

Il Ministro Ferrero ha così espresso la posizione della sinistra radicale, che considera il dissenso dei lavoratori una valida motivazione per spingere Prodi a rivedere i temi
abbondantemente discussi quest’estate in vista della firma del protocollo: “Non è che dopo questo governo ce n’é un altro – ha aggiunto perentorio Ferrero – O si riesce a fare
quello che c’é nel programma oppure, giustamente, si va alla elezioni”.

A sostegno di Ferrero si è schierato il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, che ha espresso la sua fiducia affinché il Premier “eserciti non solo fermezza, ma soprattutto
saggezza, saggezza che lo induca ad ascoltare il Paese e non a tapparsi le orecchie”.

“Il malessere è profondo – ha sottolineato Diliberto – e le contestazioni fanno notizia perché si va poco in fabbrica. Io ci vado, e non mi fischiano, e posso assicurare che il
malessere é molto molto profondo”. D’altra parte, Diliberto ha dichiarato che non smetterà di esercitare pressioni sull’esecutivo affinché il protocollo venga modificato:
“Noi lavoreremo per cambiare quell’accordo – ha annunciato – ed in particolare ci impegneremo sul tema del precariato. Non credo che questo nostro atteggiamento possa essere considerato
antigovernativo, anzi è il contrario”.

E, mentre Montezemolo ribadisce di avere “il massimo rispetto per chi lavora in fabbrica” e di avere in programma un nuovo intervento su Welfare e liberalizzazioni, Mastella (Udc) rincara la
dose: “L’accordo è quello, pacta sunt servanda; altrimenti è una sfiducia di fatto al presidente del Consiglio, che si è esposto”.

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