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Vinitaly 2019… nessun dorma! Il mondo del vino è cambiato by Comolli

Vinitaly 2019… nessun dorma! Il mondo del vino è cambiato by Comolli

By Giuseppe

Vinitaly 2019… nessun dorma! E’ ora di darsi da fare… Il mondo del vino è cambiato e cambierà ancora, in modo molto veloce…

 

Vinitaly 2019

DIBATTITO URGENTE SU CONSORZI DI TUTELA VINI, DOCG, IGP

VECCHIE NORME … NUOVE STRATEGIA DI SISTEMA

IL MONDO DEL VINO E’ CAMBIATO E CAMBIERA’ ANCOR PIU’

 

PIU’ ATTENZIONE AL CONSUMATORE FINALE SIA NAZIONALE CHE ESTERO… SENZA SOVRAPPOSIZIONI

 

CERTI SILENZI E RIMANDI FANNO PENSARE A SALVAGUARDIE ISTITUZIONALI AUTOREFENZIALI…

 

L’abbiamo scritto oramai da 5 anni abbondanti.

1983 >>> 2013-14

L’ho detto in convegni, consessi, meeting… dove mi hanno invitato (bontà loro) a parlare della mia esperienza a proposito di “sistema tutela vino” iniziata oramai nel lontano 1983 come piccolo produttore, come responsabile prima Anga e poi Coldiretti, incaricato da Unioncamere, per l’enoteca Regionale Emilia Romagna, poi creando o guidando o dirigendo diversi consorzi vini italiani, per il Comitato vini del Mipaaf, ri-fondando una nuova Federdoc nel 1998, studiando una soluzione accettata dall’Europa per i controlli e la tracciabilità dei vini italiani.

E questo è durato fino al 2013-14.

Non si può più aspettare…

Poi ho fatto le mie valutazioni da …piccolo esperto. Ma ho trovato solo muri, dinieghi, silenzi, poca considerazione, accettazione… ma senza fare nulla.

Purtroppo il tutto, e ancora oggi,  basato su discussione non  “dei temi” veri, ma di difesa di posizioni di potere, di status quo, di lassismo.

La “non speranza” sta colpendo anche un settore che, con alti e bassi, con paesi buoni ed alti in crisi, continua ad essere un settore che tira l’export italiano?

Il vino italiano va bene?

Tutti ne parleranno al Vinitaly, ma senza soluzioni chiare, senza entrare nel merito con precise e dirette prese di posizione.

Tutti, fra pubblico e privato, più interessati esclusivamente all’Ocm vino e ai Psr.

Vino e Nuova PAC 2021-2027

Ma sulla Pac 2021-2027 ci sono idee chiare?

Per il vino dovrebbero essere Italia-Francia-Spagna (e in questo ordine) a dettare l’agenda UE non la Brexit, o Varsavia, o Bruxelles.

Devo dare atto, complimentarmi e spronare chi di dovere ad ascoltare certe considerazioni, ad amici come Fabio Piccoli, Stefano Sequino, Carlo Flamini e a prof ancora molto attenti come Mario Fregoni, oppure a tecnici puri, non produttori e interessati dentro a organismi, che dimostrano di avere a cuore l’intero settore, il comparto vino nella sua interezza, dal territorio alla tavola, come si banalizza.

Decantare sulla stampa successi, risultati, bilanci, numeri, premi, attestati, contatti, visite altisonanti in cantina o della organizzazione ….fa solo bene all’ufficio stampa o marketing o al capo politico.

Non bastano più il Vip, il premio…

E’ finito il tempo della “imitazione d’acquisto” e della valorizzazione o ipervalorizzazione grazie al vip di turno che beve o si fa fotografare con la bottiglia in mano.

Lo stesso dicasi quando si pensa (e si scrivono leggi) che un iper-controllo e un dettaglio maniacale siano fattori-elementi che favoriscono un maggior valore del vino.

Tutte – e anche altre – valutazioni che hanno fatto il loro tempo: giuste dopo il 1986 con la durezza delle sanzioni … giuste dopo il danno normativo assolutistico e di onnipotenza del 2001…ma la globalizzazione, oggi, è tutta una altra cosa.

Vino e business oggi e domani…

Il mondo e il modo di impiantare, fare, vivere e vendere il vino, per esempio in Cina o in Brasile,  ci doveva svegliare già da almeno un lustro. Invece di litigare dentro i Consorzi e di non prendere decisioni di “alta strategia di sistema” nell’organismo nazionale,  di lasciare che 14-16 enti pubblici e privati diversi continuino a entrare in campo e cantina a fermare e sanzionare, invece di subire certe scelte e di fare in modo che ci sia sempre promiscuità fra canali e strumenti (quelli gestiti da uomini) all’interno della stessa “famiglia”, di fare in modo che l’Ocm arrivasse a condizionare scelte, invece di eliminare (o bocciare come aiuto di Stato) ogni intervento pubblico sano, non sulle imprese, ma verso il consumatore nazionale lasciato in balia del prezzo fatto da altri anche speculando… perché non si pensa a programmare e pianificare senza andare contro le giuste leggi europee della libera concorrenza come hanno fatto Francia e Spagna ( ma anche Olanda, Belgio, Germania in alti settori ben lontano dal vino)… perchè non si mette in atto una nuova politica italiana del vino.

Meno Burocrazia e semplificazione

Sburocratizzare, semplificare devono essere non successi politici o del settore, ma una ovvia e obbligata necessità.

Un testo unico ( e non a puntate e stralciando parti fondamentali perché non gradite) è espressione di buonsenso minimo.

Sostenere, velocemente e in modo trasparente, l’export del vino ( ma attenzione perché il consumatore estero ha una idea non solo enoica del Belpaese) e gli ammortamenti aziendali-strutturali con piano di finanziamento sono, ripeto, ovvietà in un paese civile e democratico.

Maggiore attenzione per il consumatore… molta, molta di più!

Quello che manca è soprattutto una attenzione, sostegno, comprensione, valutazione e valorizzazione del consumatore.

Non certo con i sondaggi, le ricerche e indagini sul “target” delle qualifiche-titoli-età del consumatore…ma come vive la globalizzazione, cosa vuole, che domanda c’è… dove… come… quando… con le diversità fondamentale da paese a paese e in ogni canale commerciale.

Il consumatore italiano (dall’ultima indagine OVSE-CEVES del 2019 www.ovse.org) si sente abbandonato, non formato, non informato, non consigliato perché pochi oggi possono fare corsi costosi.

Bene le scuole medie superiori tecniche italiane che fanno corsi integrativi nell’ambito del programma scolastico… meglio tardi che mai.

Spero che il Mipaaft provveda a ripristinare certi decreti che una volta avevano questa funzione… direttamente sul consumatore finale e non tramite strumenti intermedi di comunicazione.

 

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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

Mob +393496575297

Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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