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Usa: i panificatori contro l'export

By Redazione

La corsa al rialzo del frumento sta seriamente preoccupando i panificatori statunitensi, i contratti dei cereali che si stanno chiudendo in questi giorni hanno registrato un incremento di
prezzo del 90 percento rispetto a un mese e mezzo fa, il frumento tenero, quello usato proprio per fare il pane, è stato scambiato lo scorso 15 febbraio alla cifra record di 19,88
dollari per bushel (27,21 kg), una situazione che per gli esperti è destinata a continuare anche per il futuro.

Per queste ragioni, secondo quanto riferisce il sito del Financial Times, l’American Bakers Association (ABA), l’Associazione americana dei panificatori, ha chiesto al governo di adottare dei
seri provvedimenti cercando di limitare le esportazioni. Il vicepresidente dell’associazione, Lee Sanders, ha spiegato come abitualmente esisteva un’eccedenza nel mercato del frumento e che
questa equivaleva a circa tre mesi di consumo negli Stati Uniti. Adesso, invece, il livello attuale è molto basso e i panificatori iniziano a preoccuparsi. Da qui la richiesta al
governo.

Difficilmente però, come ha osservato lo stesso Financial Times sentendo le opinioni dei trader di cereali, gli Stati uniti adotteranno un simile provvedimento. Essendo il principale
esportare mondiale di frumento gli Usa dovranno garantire a moti Paesi i rifornimenti di grano, i cui raccolti sono stati decimati dalle cattive condizioni atmosferiche. Data questa situazione,
molte aziende americane stanno correndo ai ripari e si preparano ad acquistare dal Canada grandi quantitativi di grano.

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