FREE REAL TIME DAILY NEWS

Undergrounds in Naples- I sottosuoli napoletani

By Redazione

Il sottosuolo napoletano ha un ruolo imprescindibile nell’analisi dello scenario urbano, influisce su molti aspetti della costruzione della città e della vita metropolitana, ne è
parte ma, allo stesso tempo, ha una sua identità autonoma rispetto a quella del mondo apparente. Il sottosuolo non può essere relegato esclusivamente ad una funzione strumentale:
le sue peculiarità hanno, ed hanno avuto, una decisiva influenza sulla nascita e sullo sviluppo dei modelli urbani. La città sottosopra è una città nella quale il
sottosuolo è considerato, in un approccio capovolto, una chiave interpretativa nell’analisi di molti processi urbani. Il convegno promuove il confronto fra studiosi di varia provenienza
disciplinare sul tema comune del sottosuolo cittadino. Storici, ingegneri, architetti, economisti, geologi, antropologi, veterinari, psicologi, storici dell’arte, enti istituzionali ed
operatori privati propongono, ciascuno con i propri strumenti di indagine, la loro visione del mondo sotterraneo della città di Napoli.

Il sottosuolo napoletano ha un ruolo pervasivo nell’ambito dello scenario urbano. Include molti aspetti della costruzione della città e della vita metropolitana, è parte della
stessa ma, allo stesso tempo, ha una sua identità autonoma rispetto a quella del mondo apparente. Il sottosuolo non può essere relegato esclusivamente ad un ruolo strumentale, le
sue peculiarità hanno ed hanno avuto un’influenza imprescindibile sulla nascita e sullo sviluppo dei modelli urbani. La cosiddetta città sottosopra, è una città
nella quale il sottosuolo è considerato, in un approccio capovolto, come una chiave interpretativa per molti processi urbani.

La verticalizzazione nei processi di conoscenza delle strutture fisiche ed aggregative della città metropolitana è parte di un percorso di conscia acquisizione del ruolo giocato
dalle caratteristiche del sottosuolo sulle modalità di crescita superficiale ma, anche, un modo di porsi rispetto ai problemi urbani in cui conflitti sociali, culturali, economici e
climatici siano stati metabolizzati dal sottosuolo e restituiti in superficie soluti. Lontani dallo stereotipo che vede il sottosuolo e la città opposti come il buio e la luce, l’idea di
un progetto scientifico “Undergrounds in Naples-I sottosuoli napoletani”, è nata con l’intento di stimolare studiosi di diversa estrazione ad una riflessione sul modo peculiare in cui il
sottosuolo è spazio urbano.

Napoli sembra il luogo ideale per questa riflessione, la città partenopea può difatti essere considerata a tutti gli effetti come un archetipo delle città sotterranee: il
sottosuolo partenopeo ha un ruolo imprescindibile in vari settori della vita urbana. A partire dalla sua genesi, per continuare con il suo sviluppo, quando il rapporto fra potenzialità
del sottosuolo e bisogni collettivi ha giocato un ruolo fondamentale nelle dinamiche di crescita della città. La presenza di risorse fondamentali per la nascita dell’insediamento
primario, falde acquifere e tufo, in primo luogo, sono stati fattori fondamentali per la nascita e lo sviluppo di una florida metropoli affacciata sul Mediterraneo. In una fase successiva il
sottosuolo è stato un elemento di crescita, di superamento degli ostacoli superficiali per lo sviluppo urbano nei settori dei trasporti e delle comunicazioni, fino all’utilizzo di
trafori per decongestionare la viabilità superficiale dalle auto in sosta.

Siccome a Napoli si è sempre costruito sopra ciò che era stato edificato dai predecessori, il sottosuolo napoletano parla anche della sua storia urbanistica e architettonica
attraverso le sue stratificazioni. Napoli è quindi un laboratorio di archeologia e la valorizzazione delle risorse culturali sotterranee è una delle strategie di sviluppo del
turismo più feconde. A Napoli il sottosuolo parla anche della storia della sua spiritualità: grotte per la divinazione e catacombe per la pratica di culti proibiti testimoniano
l’imprescindibile funzionalità delle cavità sotterranee con la storia della religione. Anche il rapporto con l’aldilà, con il mondo dei morti, trova nel sottosuolo una sua
spettacolare sublimazione: il cimitero delle Fontanelle è il frutto dei regolamenti di sanità urbana volti a cancellare gli effetti delle epidemie dalla città superficiale
ma finisce con l’essere oggi uno degli esempi più suggestivi e tangibili del rapporto fra vivi e morti e della necessità dei secondi di dare una rappresentazione al mondo dei
primi.
Il sottosuolo di Napoli è parte della sua storia, lo testimoniano i resti delle cavità utilizzate come rifugio antiaereo i cui graffiti sono anche la rappresentazione iconografica
della guerra vista da chi la subisce.
Il mondo delle infrastrutture ha, infine, nel sottosuolo il suo principale strumento. Forniture di servizi idrici, sanitari, di comunicazione, di fornitura energetica hanno avuto nel sottosuolo
un prezioso alleato. La infrastrutturazione urbana attraverso l’uso del sottosuolo, tuttavia, si presta a molti tipi di interpretazione. Certamente è di principale interesse lo studio
dell’approccio tecnologico del sottosuolo, non bisogna sottacere, tuttavia, le implicazioni ambientali dell’interramento e degli scavi. Il problema della condivisione degli usi del sottosuolo
urbano, difatti, ha dato luogo a Napoli a fenomeni di dissesto geologico di varia natura. Uno dei focus dell’incontro è quello di analizzare come si sia andato configurando questo
processo degenerativo, quale percezione dei rischi vi sia stata nella fase della progettazione e della realizzazione del mondo sotterraneo napoletano.
Queste sono solo alcune delle suggestioni che hanno dato vita all’idea di creare una serie di occasioni di incontro e comunicazione interdisciplinare che si propongono di offrire un tavolo di
lavoro multidisciplinare per tutti quegli studiosi per i quali il sottosuolo ha un ruolo centrale, è il filo rosso che collega percorsi di studio eterogenei.
La molteplicità di temi di ricerca legati all’underground è stato affrontato attraverso l’uso di vari strumenti operativi.

Comitato Scientifico
Varriale Roberta – Responsabilità scientifica-coordinamento

Comitato Organizzativo
Silvana Bartoletto – Segreteria Scientifica
Casigli Concetta – Segreteria Amministrativa
De Vita Gabriella – Segreteria Amministrativa
Alfonso Amatore – Segreteria
Rocco Rosaria – Segreteria
Salvatore Donadio – Web design

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: