Un emendamento per reintrodurre il taglio della coda ai cani. L’Enpa: “Rispettare le ordinanze Martini”
11 Novembre 2009
Roma – E’ prevista per oggi la votazione a scrutinio segreto sugli emendamenti Stefani e Contento alla legge di ratifica sulla Convenzione di Strasburgo, che, reintroducendo l’amputazione
della coda per i cani, smentiscono quanto stabilito dalle ordinanza Martini in tema di tutela della salute e del benessere animale.
“Gli emendamenti Stefani e Contento sono un clamoroso autogol: contraddicono gli enormi progressi compiuti negli ultimi mesi per la difesa dei diritti degli animali grazie alle ordinanze del
sottosegretario al Welfare Francesca Martini”, commenta l’Enpa. “Questi emendamenti – prosegue l’Ente Nazionale Protezione Animali – non hanno altro obiettivo se non quello di compiacere alcune
categorie come, ad esempio, quelle dei cacciatori e degli allevatori”.
“Chiediamo che governo e maggioranza non sacrifichino il benessere degli animali alle pressioni delle lobby e a un mero capriccio estetico – conclude l’Enpa -. Per i cani la coda e le orecchie
sono un importantissimo strumento di comunicazione con i loro simili e con l’uomo stesso. Ci appelliamo al Parlamento affinché questi assurdi emendamenti siano bocciati e sia invece
confermato quanto a suo tempo disposto dal sottosegretario Martini”.