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Turismo a Piacenza : “Po e Piacentini, recupero e rilancio del Grande Fiume”

Turismo a Piacenza : “Po e Piacentini, recupero e rilancio del Grande Fiume”

By Giuseppe

28 luglio 2015, Piacenza, incontro alla Canottieri Vittorino da Feltre.

Ecco la sintesi dell’incontro-convegno sul fiume PO a Piacenza.

“Po e Piacentini, recupero e rilancio del Grande Fiume”
Tema dell’incontro alla Canottieri Vittorino da Feltre, 28 luglio 2015, Piacenza

Piacenza RiverFrontPo struttura<< Dalle parole ai fatti, innamorandosi del Grande Fiume>>
Il comune di Piacenza affida alla storica Motonautica Piacentina la gestione del RiverFront per 12 anni. Il 2015 è anno di lancio del progetto, dice Federico Scarpa, Presidente Logistic Center.

Il noto locale  Baciccia cura l’operatività, specifica Tullio Bionda presidente Map.

Giampietro Comolli, patron di UnPOxExPO2015, propone per la città di Piacenza un progetto sinergico di alto respiro che risponda a domande di servizi e di tempo libero per i piacentini giovanissimi e gli adulti, sia integrato alla città e a altre opzioni di territorio, punti su richiami e attrattività fuori Piacenza, superi la burocrazia, esalti i ruoli e competenze come il Consorzio di Bonifica, l’Ente Fiera e i Comuni rivieraschi e fruisca della mobilità di personale esperto e operativo di Provincia, Comune e Forestale.

Il RiverFront sia il visit brand per 365 giorni. Per gli Enti Pubblici costo e impegno limitato a sicurezza, vigilanza, logistica e banda larga, aree sosta e parcheggio.

La associazione motonautica piacentina nata nel 1959, che oggi rappresentata 35 soci e 20 barche private, ha sottoscritto una convenzione con il comune di Piacenza da valersi per 12 anni a partire dal 2015 per la cura, gestione e valorizzazione di una area di 5200 mq, il RiverFront dalla Nino Bixio alla Vittorino da Feltre.  La Map, in accordo con il comune e in particolare con gli assessorati al bilancio, all’urbanistica e all’ambiente del comune di Piacenza, ha presentato il programma che si accinge a realizzare invitando tecnici, esperti e innamorati del Fiume a Piacenza.

Piacenza: Vittorino Zermani-Scarpa-Bionda-Bonaccini Cons.Bonific
Piacenza: Vittorino Zermani-Scarpa-Bionda-Bonaccini

Dopo gli indirizzi di saluto del consigliere provinciale Stefano Perrucci e di diversi esperti, Federico Scarpa, presidente Consorzio Logistica, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di passare dalla parole ai fatti, per il fiume Po bisogna fare cose concrete per la valorizzazione e la promozione sfruttando anche altre opportunità o sistemi di ampio respiro, come i Venerdì Piacentini o il programma UnPOxExPO, per trovare sponsor e avviare un progetto di continuità integrato.

Scarpa ha sottolineato l’importanza di vivere l’argine del fiume secondo lo spirito dei piacentini per i giovanissimi e le famiglie, fare cultura e formazione turistica e di ambiente fluviale, enogastronomia, sport e senso di rispetto per un bene comune. Giampietro Comolli, invitato sul palco da Scarpa e Bionda come esperto e appassionato del fiume Po, ha ricordato come nel 2012 , proprio alla Vittorino, fu presentato il progetto UnPOxExPO , già nella sua fase operativa, e come l’Assocanottieri nazionale aderì subito proprio per aprire il mondo del canottaggio e nautica da diporto fluviale e collegare le attività sportive all’ambiente fluviale e, ha ricordato, che il fuorisalone di Expo ha come attore primario il fiume Po, da Cuneo a Venezia, per cui massima attenzione al RiverFront piacentino.

Piacenza: Vittorino RiverFrontPo - Comolli
Piacenza: Vittorino RiverFrontPo – Comolli

Piacenza, visto la posizione geografica favorevole lungo il corso fluviale, può ipotizzare – ha detto Giampietro Comolli, patron di UnPOxExPO2015 – una funzione di collegamento con province limitrofe rivierasche fra due Regioni e, per la città, una forma di attrattiva locale e turistica. Una Via al Po legata al Lungo Po che parte dal Gotico e arriva all’argine, 900 metri di pedonale multifunzione.

Un progetto di sistema che punti alla soddisfazione di servizi e bisogni della singola persona – ha rimarcato Comolli – non un progetto oggettivo tanto per fare, ma soggettivo e personalizzato con un suo CityBrand. Un RiverFront senza parcheggi dentro l’argine, un parco fruibile con un regolamento d’uso, la identificazione di area di rispetto, anche luoghi di avvistamento flora e fauna, pulizia e ordine con erba sempre tagliata e piante autoctone curate. Illuminazione fissa con celle solari e telecamere, connessione e banda larga,  vigilanza e sicurezza stabile, percorso ciclabile, un  punto di assaggi e ristoro, spazio per giochi e attrezzature bimbi, un palco anche galleggiante per eventi e spettacoli pubblici, due accessi e parcheggi sicuri per motorini e auto, postazione nolo ciclo pubbliche e una segnaletica stradale dalle circonvallazioni.

Il successo della proposta necessita di comunicazione e attrazione mirata fuori Piacenza. La proposta non presenta costi aggiuntivi per gli Enti Pubblici, basta ottimizzare l’esistente e fruire del personale tecnico esistente.

Comolli gita sul PO Comolli ha ricordato come alle elementari al Mazzini, tutti gli anni, il maestro portava tutti in gita al Po più volte l’anno: tema la natura, la flora, la fauna, l’acqua. Preso atto della carenza di fondi, di forse un abbandono della visione paurosa e catastrofica rivolta al fiume, dell’abbandono da 40 anni del rapporto Po-Piacentini-Città per viabilità, residenzialità, urbanistica, università, aree verdi, ha spronato di vedere il fiume come una risorsa attiva visto che, grazie a Agenzia e Autorità di Bacino, gli investimenti strumentali e strutturali per una spesa di 3,8 mld/euro effettuati in 50 anni su 650 km di fiume e 144 affluenti hanno sicuramente messo in sicurezza il fiume. Questi enormi fondi, spesi anche a Piacenza, devono essere visti come investimento e quindi essere fonte di ricavi, di risorse disponibili, di valore aggiunto di efficienza di servizi e utilizzo consapevole del territorio di bacino.

E’ importante che vi siano meno soggetti che hanno voce nello stesso capitolo,  certezza dei ruoli e ruoli moderni di poche figure responsabili in modo diretto, con visione attrattiva del fiume, importanza dell’uso dell’acqua, attenzione a pesca e rispetto luoghi e natura. Lungo il Po c’è un patrimonio immenso in attesa di essere riqualificato: 320 siti, fra cui immobili, nella  disponibilità dello Stato che saranno a disposizione degli enti locali o privati che vorranno investire in nuove attività, occupazione, start-up, ma speriamo senza vincoli.

Qualche esempio di intervento sostenibile e sufficiente lungo il Po c’è stato, a Ariano e a Casalmaggiore, a Chivasso e a Boretto negli ultimi 4 anni, tutti rientranti nel progetto UnPOxExPO.

Comolli ha comunicato che ha inoltrato una proposta al ministro Franceschini di riconoscere il distretto turistico fluviale da parte del Mibact perché oggi non c’è. Inoltre ha presentato in Europa richiesta di riconoscimento del sistema fluviale del Po per avere fondi tramite i finanziamenti regionali, diventando così il 9° sito-sistema fluviale Europeo riconosciuto con una sua identità esclusiva, ovvero un turismo fluviale enogastronomico di ambiente e paesaggio culturale, quindi ben oltre la sola navigabilità, in modo di differenziarsi dagli altri 8 sistemi già attivi da anni.

L’Italia non deve perdere l’occasione visto che il turismo fluviale Europeo, nel 2014, ha mosso un giro d’affari consistente pari a 3,1 mld/euro e in crescita costante negli ultimi anni. Esiste un forte movimento turistico nel nord Europa, America e Asia appassionato di fiumi e acqua dolce.

Nel 2014 in Europa sono state 12,5 milioni le presenze. La Ue ha messo a disposizione nel 2014-2020 3,8 mld/euro di fondi per aree umide, fluviali, aree vaste tematiche e coesione sociale territoriale e patrimonio comune. Inoltre, a livello Piacentino-Emiliano, Comolli propone anche la nascita di un GAL Grande Fiume in Emilia Romagna e  il Protocollo del Po di Piacenza, mirabilmente voluto e sostenuto dagli assessori Rabuffi e Cisini, potrebbe trasformarsi in un Club di Prodotto di ampio respiro, integrato da vie d’acqua e vie storiche, condiviso da tutte le città capoluogo dei territori rivieraschi.

Lungo il fiume Po, da Cuneo a Venezia, oggi si incontrano già 12 siti Unesco e luoghi di patrimonio dell’Umanità che messi insieme e collegati da rete possono rappresentare il primo e più grande sito-Unesco al mondo di carattere ambientale-paesaggio umido creato dalla civiltà e cultura dell’uomo. Unico esempio al Mondo.

Con queste premesse non sarà difficile presentare una domanda di riconoscimento e di sostegno europeo, ha chiuso Comolli.

WWW.UNPOXEXPO2015.ORG
Piacenza 29122, via R.Ancillotti 5
Vigevano(PV) 27029, Palazzo Roncalli,via del Popolo 17
Tortona(AL) 15057, Palazzo Guidobono, piazza Arzano 1
Venezia-Mestre 30172, Corso del Popolo 29
Modena 41123, via P.P. Pasolini 15
Redazione Newsfood.com

 

 

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