Toscana parte piano di controlli sui cibi di origine animale
8 Febbraio 2007
Da dove provengono carne e uova consumate ogni giorno sulle nostre tavole? E soprattutto siamo sicuri della salubrità di questi alimenti? Per fornire ulteriori certezze ai consumatori,
la regione Toscana ha deciso di approfondire i controlli già presenti sul territorio, con l’approvazione di tre delibere in materia di sicurezza alimentare. Il piano prevede di
sviluppare ulteriormente le verifiche sull’intera filiera dei prodotti di origine animale, grazie a sopralluoghi e campionamenti sul territorio.
Diverse le tipologie di alimenti sottoposte al vaglio dei controlli veterinari regionali, dal latte alla carne fresca alle carni trasformate, al miele, alle uova, ai prodotti della pesca. Gli
esami partiranno innanzitutto dai prodotti agricoli per l’alimentazione degli animali, per verificare la presenza di anabolizzanti, farmaci e altri additivi non consentiti, proteine che possono
esporre gli animali al rischio Bse, diossine, Ogm. Controlli specifici sono previsti negli allevamenti per prevenire e contrastare eventuali trattamenti illeciti. Le verifiche proseguono nei
macelli e nelle industrie di trasformazione ed infine nella fase della commercializzazione. Si tratta di esami batteriologici, virologici e chimici, come ad esempio la ricerca di metalli
pesanti o di contaminanti ambientali
Questo impegno – afferma l’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi – si colloca a buon diritto all’interno della tutela della salute dei cittadini. In Toscana i controlli dal
campo alla tavola sono consolidati da anni e nel 2007 saranno incrementati.. I Servizi veterinari hanno pianificato gli interventi a partire da una valutazione oggettiva dei dati storici, dei
risultati dei controlli negli anni precedenti e dal quadro sanitario internazionale che ci viene fornito dal nostro sistema di gestione delle ‘allerta’ comunitarie. Tutto questo anche grazie al
consenso del mondo della produzione, degli allevatori ed operatori economici che si comportano per la grande maggioranza in maniera virtuosa e che anche per questo sono sempre pi conosciuti e
riconosciuti sui mercati nazionali ed internazionali.
Il piano di sicurezza alimentare sviluppa la rete di controllo gi prevista dalla regione Toscana. La ‘Relazione veterinaria 2005’ elenca le strutture coinvolte sul territorio: il dipartimento
comprende 16 dipendenti in servizio, di cui 10 medici veterinari e 6 in ambito tecnico-amministrativo, e 111 referenti regionali e aziendali; 12 le Asl interessate, per un totale di 620
operatori impegnati (di cui 279 medici veterinari). L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana opera come strumento scientifico e in Toscana presente con 5 sedi
interprovinciali. I ‘posti di ispezione frontaliera’ (Livorno e Pisa) effettuano controlli veterinari su animali vivi e su prodotti di origine animale provenienti da Paesi terzi. Altri uffici
periferici ministeriali sono quelli per gli adempimenti degli obblighi comunitari.