Torino. Sfida al cioccolato

22 Febbraio 2010
Un francese a Torino.
Pascal Caffet, maestro cioccolatiere di valore mondiale, ha deciso di aprire un negozio nella città dei Savoia. Dopo Parigi e Londra, il campione transalpino ha scelto il capoluogo
piemontese come testa di ponte per lo sbarco in Italia, che potrebbe potrebbe toccare anche Firenze e Roma.
Spiega Caffet: “Ho voluto aprire un negozio a Torino perché è la capitale del cioccolato italiano. Ho pensato che qui tutti avrebbero compreso le mie specialità.
Soprattutto, spero che saranno apprezzati i miei macaron. In Francia sono diventati un simbolo della nostra pasticceria. Abbiamo gusti molto interessanti, freschi, puissant (potenti,
letteralmente, ma in questo caso significa “esplosivi”, strabilianti)”.
I macaron, appunto, rappresentano l’asso nella manica per conquistare i palati locali.
Hanno la forma di coriandoli alimentari over-size, con un guscio duro ed un interno morbido, confezionati con pasta di mandorle. Devono rispettare 2 regole fondamentali: essere morbidi (ma non
gommosi) ed avere la crema, come “colla” per le 2 cupole. Ciò detto, possono presentarsi in 15 varietà: tra le tante, rosso lampone, verde pistacchio, giallo limone, bianco
vaniglia. A Torino, Pascal Caffet ne produce una serie nuova a settimana (costo: 77 euro al kg, circa un euro l’uno).
Oltre ai macaron, la bottega del maestro straniero del cioccolato possiede altre risorse.
Ecco allora le classiche praline, non i concorrenza con i primi perché “Si tratta di due prodotti differenti, che mi rappresentano entrambi. I macaron sono adatti per l’ora del
tè, come dessert, sono anche molto amati dai bambini, i cioccolatini si possono gustare tutto l’anno e tutti i giorni”.
O le barre di cioccolato: con le classiche nocciole, ma anche con caffè, mandorle o a Marc di Champagne.
O ancora, si possono gustare le Cristalline: specialità d’Oltralpe, sono realizzate con pasta di “feuilletine” (sorta di wafer leggero), ricoperta di fondente Venezuela al 70 per
cento.
Matteo Clerici