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Tokio: Alla Prima Edizione dell’International Patisserie Grand Prix vince il Giappone

Tokio: Alla Prima Edizione dell’International Patisserie Grand Prix vince il Giappone

By Redazione

Tokio – Il Giappone vince con merito il primo International Patisserie Grand Prix (Ipgp) di Tokyo, che aspira a diventare il ‘campionato mondiale’ della pasticceria in terra d’Asia,
mentre l’Italia paga il giudizio dubbio sulle sue torte e vede sfumare il podio, fermandosi al quarto posto.   

Per due giorni, alla Jcb Hall del Tokyo Dome, otto squadre in rappresentanza di altrettanti Paesi (Australia, Francia, Cina, Usa, Giappone, Italia, Malesia e Singapore) si sono sfidate sul
tema dell’ecologia nella confezione di torte (da viaggio e da forno), dessert da piatto (caldi e freddi), due tipi di cioccolatini, tre tipi di monoporzioni (piccole ‘delizie’) e due lavori
artistici con zucchero e cioccolato.   

Il risultato finale, al termine di 13 ore di lavoro, è stato quello di poter ammirare (non di gustare, almeno per i numerosi partecipanti) costruzioni fantasiose sormontate da raffinati e
profumati dolci di crema, cioccolato e glassa. Alle spalle del Sol Levante, si sono piazzati nell’ordine Francia e Stati Uniti.   

“Onestamente credo che, almeno per quanto riguarda le torte, esempio della tradizione italiana, il punteggio sia stato troppo penalizzante. Meritavamo di più, cosa che avrebbe portato
cambi in  classifica”, ha rilevato alla conclusione della premiazione Andrea Zanin, capitano del team azzurro composto da Fabrizio Galla (decoratore in cioccolato) e Gennaro
Volpe
(‘scultore dello zucchero’).   

La torta alle mele caramellate e aromatizzate con bergamotto e frutto della passione “era al primo posto e, non si è capito perché, è stata retrocessa in terza posizione”, ha
continuato Zanin, titolare dell’omonima pasticceria veneziana, che però ha sottolineato di essere “soddisfatto per il risultato, maturato dopo appena poche settimane di
allenamento”. Copione simile si é ripetuto per l’altra torta, da forno, fatta con pistacchio, lampone, arancio, nocciola e mandorle. Profumatissima.  

In altri termini, la sensazione è che la massiccia presenza in giuria della componente francese (sei giudici su 10) si sia fatta sentire, in linea del resto con il peso e l’influenza che
la pasticceria transalpina ha conquistato a livello mondiale. A Lione si tiene il campionato biennale, gara di pasticceria più prestigiosa in assoluto, mentre l’altro appuntamento di
maggior rilievo è negli Usa e ha una forte impronta francese.   

Iginio Massari, decano del settore e fondatore dell’Accademia maestri pasticceri italiani nonché uno dei giurati, non l’ha nascosto: “forse ci voleva una formula diversa
valutazione”. Giudizio peraltro condiviso dall’altra giurata italiana, Livia Chiriotti.

Antonio Fatiguso       Ansa.it per NEWSFOOD.com

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