Terra madre, nasce la rete delle comunità del cibo toscane
21 Gennaio 2008
Firenze – «Lungimiranza è la capacità di tenere ben saldi i piedi sulla propria terra, difenderne l’identità e al tempo stesso avere la testa e il cuore aperti
sul mondo e le sue mille diversità», con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni ha aperto il suo intervento alla prima Assemblea del Parlamento di Terra
madre, la rete delle comunità del cibo toscane, in corso a Cianciano.
«Questa assemblea – ha proseguito l’assessore – costituisce, di fatto, una tappa fondamentale per tenere insieme, in un’alleanza virtuosa, produttori e amministratori, ristoratori e
commercianti, e tanti semplici cittadini che si impegnano o vogliono farlo, perchè ogni prodotto, accanto ai requisiti di bontà organolettica venga realizzato secondo principi di
rispetto dell’ambiente e di giustizia sociale».
La rete viene promossa dagli stessi soggetti che sin qui hanno promosso le attività di Terra madre e cioè Slow food, Regione Toscana, Fondazione Slow food per la
biodiversità e Ucodep e si sostanzierà nel varo di progetti per l’educazione alimentare, in iniziative di sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori, e in progetti di
scambio a livello nazionale e internazionale e in proposte di stimolo e di intervento sulle normative in campo alimentare.
L’iniziativa della rete toscana nasce dopo un lavoro di base maturato sia attraverso la manifestazione Terra madre Toscana, svoltasi nel novembre 2006, in occasione della quale 35
comunità del cibo sono state ospitate per cinque giorni in una trentina di comuni della regione, sia attraverso un’attività di base svolta da alcune comunità del cibo
toscane che hanno instaurato rapporti di vicinanza, di consulenza e anche di collaborazione con i produttori di caffè del centroamerica come con i presidi della bottarga in Mauritania o
ancora con i mercatini alimentari del Libano.
«Le questioni dell’alimentazione – ha ancora detto Susanna Cenni – hanno una portata mondiale, ma per affrontarle occorre una capacità di intervento locale, sul territorio. Per
questo la Regione sostiene iniziative come questa, nelle quali l’incontro virtuoso con le comunità del cibo di tutto il mondo, produce una ulteriore sforzo nel lavoro locale di ricerca
della qualità e di mantenimento della biodiversità.
Nel corso dell’assemblea di Chianciano l’assessore regionale ha ricevuto un premio che gli è stato assegnato dalla Comunità Montana Terminio Cervialto su proposta di Slow food
‘per il suo impegno volto a abbinare la ricerca della qualità alla promozione e valorizzazione dei nostri territori’. La sua designazione era stata nota ieri, nel corso del convegno
nazionale sulla Vinoterapia svoltosi a Castelfranci in Irpinia.
Massimo Orlandi