Tedeschi, americani e olandesi a caccia di funghi e tartufi nei boschi di Bellagio

13 Ottobre 2023
A caccia di funghi e tartufi nei boschi del triangolo Lariano: un’esperienza sempre più richiesta e apprezzata dai turisti – specialmente quelli stranieri – che soggiornano sul Lago di Como. Un trend che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante e che anche nel 2023, con l’arrivo della stagione autunnale, registra numeri importanti che denotano il forte interesse del pubblico per forme di turismo ‘slow’ a stretto contatto con la natura.
Tra le attività che offrono servizi ad hoc legati alla ricerca di funghi e tartufi c’è il ristorante Salice Blu di Bellagio (Como). “E’ una pratica molto in voga specialmente tra i visitatori che arrivano dall’estero – spiega il patron Luigi Gandola -. Per il pubblico straniero si tratta in molti casi di un mondo totalmente sconosciuto ma ricco di fascino. Tedeschi, americani, olandesi e inglesi sono quelli che mostrano maggiore interesse. La maggior parte di loro è abituata a credere che l’offerta turistica del nostro territorio orbiti esclusivamente attorno al Lago: restano così meravigliati nello scoprire che esiste un entroterra ricco di scenari mozzafiato e bellezze paesaggistiche nelle quali immergersi per vivere giornate all’insegna del relax, passeggiando in mezzo al verde o andando alla scoperta di tradizioni secolari. Come Salice Blu, offriamo la possibilità di prendere parte a passeggiate nei boschi sopra Bellagio alla ricerca di funghi e tartufi autoctoni. La passeggiata avviene nei boschi di carpano, castagno e quercia, in una zona tranquilla con una vista sul lago straordinaria. Dopo la raccolta, si brinda con un goccio di vino e si ritorna in cucina per conoscere tecniche di lavorazione e conservazione dei funghi e dei tartufi e per gustare un meritato pranzo“.
La sicurezza di ciò che si trova e si raccoglie è la prima cosa: lo chef Luigi Gandola e i suoi collaboratori hanno conseguito l’abilitazione e sono in possesso del patentino di “ricercatore autorizzato di tartufi della Regione Lombardia” e conoscitore dei funghi locali commestibili.