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Tavolo tecnico per risolvere i problemi del lago di Vico

By Redazione

Il lago di Vico e le sue problematiche sono stati oggetto di un apposito incontro svoltosi nei giorni scorsi a Palazzo Gentili. A discuterne la Provincia, i Comuni di Ronciglione e Caprarola,
la Asl, l’Arpa, l’Ato, la Riserva naturale Lago di Vico, la Comunità montana dei Cimini e Legambiente.

«Questo incontro, che fa seguito ad altri -spiega l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai – si pone l’obiettivo di affrontare con un’azione comune le problematiche del bacino
lacustre, in particolare per la tutela e la salvaguardia delle acque».

Le note vicende legate all’acqua potabile e all’ecosistema del bacino sono state infatti al centro dell’attenzione.

«Abbiamo costituito un tavolo tecnico – continua Piazzai – per promuovere azioni efficaci e abbiamo messo in campo una proposta di convenzione tra la Provincia e gli enti proprio
per la tutela del lago. Inoltre è stata inviata una nota alla Regione Lazio e all’Autorità di bacino che illustra la situazione, proprio per sensibilizzare questi enti
sul problema dell’idropotabilità».

La Provincia si è impegnata, attraverso l’Istituto superiore di Sanità, l’Arpa e l’Università della Tuscia, a promuovere una campagna di monitoraggio e
analisi sul fenomeno dell’alga che interessa il lago di Vico. «Abbiamo anche chiesto ai Comuni – dice l’assessore all’Ambiente – di fornire dati ambientali necessari per il
proseguimento delle attività di tutela e salvaguardia del bacino».

All’incontro era presente anche un rappresentante dell’Ambito territoriale ottimale, che si è impegnato a seguire l’iter della richiesta di finanziamento avanzata alla Regione Lazio
per la messa a norma di un unico impianto di captazione delle acque del lago.

In ultimo è stato affrontato il problema della potabilità dell’acqua. «Ho chiesto una verifica e un confronto – dice ancora Piazzai – con il comune di
Caprarola e la Asl, sulle ordinanze sindacali emanate negli ultimi anni per la tutela e la salvaguardia delle risorse idropotabili. A tale scopo, con l’ausilio di un geologo, sarà
individuata una fascia certa di rispetto per dell’acqua potabile».

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