Sulle orme di Michelle. A Villa Taverna nasce un orto bio

Se sei a Roma fai come Michelle Obama. Così, sulla scorta di quanto avvenuto alla Casa Bianca, la residenza di Villa taverna accoglie un orto biologico. L’ambasciatore Thorne e la moglie
Rose si schierano così dalla parte della First Lady in termini di stili di vita ed alimentazione.

L’orto ha discrete dimensioni (18 metri per 18) ed è situato sul retro della casa, il più possibile difeso da smog e rumori del traffico. Il progetto e l’ideazione sono merito di
un locale istituto agrario, il “Giuseppe Garibaldi” e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Roma. Ai coniugi Thorne, il compito di inaugurare la struttura, inserendo la prima
piantina, e la possibilità di scegliersi culture personalizzate. Il marito ha indicato carote e cavolini di Bruxelles, mentre la moglie si è diretta su pomodori e basilico.
Inoltre, l’orto può assumere tre diverse forme: “l’orto biologico”, “l’orto meditativo” e “l’orto all’italiana”.

In generale, è prevista una rotazione delle colture, a seconda di stagioni e necessità, ma sempre rispettando le regole dell’agricoltura biologica: vietati fertilizzanti od
antiparassitari chimici, ma via libera ai concimi naturali, come il composto prodotto in loco.

Soddisfatto l’ambasciatore Thorne: “La qualità della vita è strettamente legata alla qualità del cibo. Coltivare un orto naturale e nutrirsi dei suoi prodotti contribuisce
ad accrescere in noi la consapevolezza di una vera e propria cultura del cibo da tramandare ai nostri figli. Lo stesso Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, si
ispirò a tali principi nella progettazione dei giardini della Residenza di Monticello in Virginia, suo capolavoro ed oggi patrimonio dell’Unesco. L’orto diventa quindi non solo fonte di
cibo, ma anche laboratorio sperimentale e luogo di incontro tra uomo e natura”.

Il diplomatico non esclude ulteriori miglioramenti. E’ già in esame la possibilità di installare una panchina di fronte all’orto, struttura artigianale per l’orto-terapia.

Matteo Clerici

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