FREE REAL TIME DAILY NEWS

Storo, secondo Festival della Polenta – 8 e 9 ottobre 2016

Storo, secondo Festival della Polenta – 8 e 9 ottobre 2016

By Giuseppe

Vedi rassegna stampa sempre aggiornata su Storo: Video e articoli – (Clicca qui)

STORO-TRENTO, CAPITALE DELLA POLENTA ITALIANA
SECONDO FESTIVAL DELLA POLENTA: 8 e 9 OTTOBRE 2016.
Storo è una suggestiva località nella zona meridionale del Trentino al confine con la Lombardia, sui 400 metri di altitudine, posta al centro di uno snodo stradale importante che conduce a  Riva del Garda e a Rovereto, a Madonna di Campiglio utilizzando la statale del Caffaro da Brescia  e incrocia le strade di val di Ledro e la valle del Chiese.

Pannocchie appese a Storo
Pannocchie appese a Storo

 

 

Di rientro dalla vacanze sciistiche a Madonna di Campiglio, mio padre era solito fermare l’auto a Storo (anni ’60-’70) per acquistare in alcuni negozi funghi, farina e castagne.

 

Paiolo di rame con polenta di Storo
Paiolo di rame con polenta di Storo

Per questo conosco la farina gialla fin dalla mia infanzia, una icona in casa nostra insieme al “marano” bergamasco. A

 

 

 

 

Farina di polenta di Storo - Agri90
Farina di polenta di Storo – Agri90

Piacenza, dove vivo,  non c’è una grande tradizione di polenta, ma la lepre in salmì della nonna Anna o la “Consa” della nonna Pina necessitavano del meglio, secondo mio padre. E’ forse per questo, che abituato da piccolo a scegliere origine-qualità, mi sono interessato di vino, di spumanti, di cibo per tutta la vita.

Edoardo Raspelli di Melaverde a Storo
Edoardo Raspelli di Melaverde a Storo

 

 

 

Una passione che è diventata un lavoro, non in tempi sospetti. Oggi scrivere e bloggare di cibo e vino è diventato uno sport comune e diffuso: fa venire qualche dubbio. C’è chi dall’arte, dallo sport, dalla cronaca ha aperto profili e portali. Tutti sanno di vino, bollicine e spumanti…

Luca Sardella a Storo
Luca Sardella a Storo

 

 

 

Ma ritorniamo a Storo, capitale della farina gialla ottenuta da quel granoturco a pannocchia sottile, a chicchi rossi e giallo ocra, tutti in file ordinate, quelle in basso più pronunciate, più grosse, più in rilievo. La pannocchia che si ricava dai campi di granoturco (anche mais) della piana alluvionale di Storo, creatasi dal ritiro di un grande lago imbrifero dello scioglimento dei ghiacciai,  è inconfondibile.

agri_90

 

Agri Novanta nasce nel 1991 con 37 soci fondatori, diventa una cooperativa.
25 anni di impegno e di lavoro, punta alle produzioni locali, al sostegno di una agricoltura multifunzionale e poliedrica moderna, dal campo alla tavola, in linea con le necessità di oggi, attenta a mantenere alto il valore aggiunto della montagna, di chi vivendoci salvaguarda un paesaggio culturale e una storia, innanzitutto creando posti di lavoro. un esempio da guardare con attenzione.

pannocchie-di-mais

 

Agri Novanta  punta anche all’autoselezione delle sementi da coltivare in modo da non perdere quel DNA fondamentale derivante dalla sperimentazione e mantenere alto il livello della qualità esclusiva. Agri Novante ha avuto il merito di capire l’importanza di questa coltivazione, di puntare prima a una sperimentazione con tecnici dell’Università per trovare la varietà giusta, la cultivar, il biotipo. E ci sono riusciti.

Oggi quella farina gialla è presente in diversi negozi, gastronomie, boutique del cibo e del vino in Lombardia, in Veneto, in Trentino….ma con prospettive di allargare sempre più i confini.

Nel week end dell’8-9 ottobre, il borgo prealpino di Storo,  ospita il 2° Festival della Polenta Italiana, dopo il successo del primo; infatti si può considerare il primo e unico evento nazionale dedicato a questo prodotto, voluto dalla Coop Agri Novanta, con la collaborazione del Comune di Storo, del Consorzio turistico della valle del Chiese.  Una Due-Giorni all’insegna del colore giallo intenso ocra di questa particolare farina dalle caratteristiche uniche e determinanti  per la qualità, poi,  della preparazione della ricetta di turno, del piatto finito che arriva in tavola.

Il programma dettagliato lo sveleremo nei prossimi giorni insieme alle due ricette “di famiglia” molto facili, ma con quel sapore di antico, di vero, di tradizione che i grandi piatti della dieta italiana (come mediterranea, riconosciuta dall’Unesco) hanno e sanno trasmettere senza tanti blog, post e tag.

Intanto altre due informazioni.
A corollario del Festival, piazza Europa, il cuore di Storo,  sarà arricchita da diversi altri prodotti ottenuti con la farina gialla, come i biscotti. Saranno all’opera alcuni artigiani impegnati nella impagliatura delle sedie e le donne atte alla creazione di borse della spesa, intrecciate e costruite con le foglie di granoturco, diventati prodotti a marchio Storo, che piacciono. Eppoi per le strade di Storo si possono  incontrare i “polenter” ovvero i volontari storesi che girano l’Italia e altri paesi per promuovere la farina gialla preparando in ogni piazza polentate da record e da guiness… per gusto e qualità.

Arrivederci a Storo.

Giampietro Comolli    
Newsfood.com

 

(dal sito ufficiale agri90.it)
Quando il granoturco non era il re
La storia alle spalle di Agri ’90

Oggi il “formentàss” ha invaso tutta la campagna, ma una volta mica era così. La lavorazione aveva i suoi ritmi, precisi ed intoccabili.
Quaranta o cinquanta giorni dopo la semina, “se scarpava fo l’erba”: non c’erano i diserbanti.
“I veci i fava su i mucli, e i giuagn avanti e ‘ndré a portar stevài de erba”. Si toglievano le cime per il tempo in cui le vacche venivano dal monte, d’inverno.
Dalle foglie si facevano mazzetti che venivano portati sul solaio. A quel punto in cima al “malgàs” rimaneva solo la pannocchia, perchè si era usato tutto il resto. Si tiravano su anche gli “scartòs” in cui non c’era dentro niente.
Quando dicevi al nonno: “Ma qui non c’è dentro niente”, ti guardava e ti rispondeva: “L’asino mangia anche questo!”. Dagli torto! In Cooperativa c’erano due “moliner”: uno macinava di giorno e uno di notte. È da tenere presente che si macinava molto, e si macinava pure il frumento. Era una Storo povera, ma solidale.

 

AGRI ’90 s.c.a.

Via del Sorino 60 – 38089 Storo (TN)

Tel. 0465 686614 – Fax 0465 680878

Partita IVA 01337150229 – info@agri90.it

 

Vedi anche:

Storo senza polenta sarebbe come Melaverde senza Raspelli: non …

NEWSFOOD.com–17 dic 2014
Domenica 21 dicembre 2014,in occasione del solstizio d’inverno il re dei cronisti enogastronomici d’Italia, Edoardo Raspelli, sarà a Storo, …
Redazione Newsfood.com

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD