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«Slow Food Lazio» premiati i vincitori

By Redazione

Roma – Sono stati premiati, presso l’Enoteca Regionale Palatium di via Frattina, a Roma, i vincitori della nona edizione del ‘Premio Slow Food Lazio’, la Giuria è presieduta da
Fabio Massimo Pallottini, commissario straordinario dell’Arsial, e composta da Dionisio Castello, presidente di Slow Food Lazio, Stefano Asaro e Paolo Battimelli, dirigenti di Slow Food Italia,
e Dosolina Tonti, fiduciario di Slow Food Roma.

«Grande soddisfazione per un risultato che premia la qualità della produzione enogastronomica di tutti i territori della nostra regione», afferma Daniela Valentini, Assessore
regionale all’Agricoltura. «Un riconoscimento – sottolinea – che va a premiare i nostri migliori produttori, un incentivo importante per continuare a lavorare lungo la strada
dell’eccellenza. Una scelta che abbiamo fatto sin dall’inizio approvando una legge contro gli Ogm tra le più avanzate d’Europa. Ed è questo il percorso che vogliamo portare avanti
sempre con più forza con il nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale), che punta sulla qualità dei prodotti con un finanziamento di 20 milioni di euro e sulla loro commercializzazione
(50 milioni di euro), per fare in modo che possa arrivare giorno dopo giorno sulle tavole dei consumatori».

«La filosofia operativa di Slow Food – dichiara Fabio Massimo Pallottini, commissario straordinario Arsial – è molto vicina ai compiti istituzionali dell’Agenzia in tema di
valorizzazione delle tipicità agroalimentari del Lazio e non possiamo non associarci a quelle iniziative che sottolineano la crescita qualitativa della Regione Lazio in questo settore.
Come Presidente della Giuria, ho potuto constatare l’eccellenza dei finalisti al Premio ed è stato veramente difficile individuare i vincitori, proprio per l’alto livello di tutti i
partecipanti.

L’edizione 2008 – continua – ha confermato in particolare un trend già emerso, e cioè l’importanza sempre maggiore di cooperative e associazioni di produttori finalmente attente a
garantire un’immagine di qualità. I premiati da Slow Food sono ormai diventati un gruppo nutrito di ristoratori, enoteche, produttori, artigiani e quant’altro del nostro ‘sistema’ di
eccellenze di qualità. Per la realtà enologica, da segnalare la presenza, fra i premiati, di un vino Cesanese. E’ il benvenuto migliore alla ormai ufficiale Docg del Cesanese del
Piglio, la prima del Lazio. Un vanto enologico della provincia di Frosinone e dell’intera regione.

Un’attenzione particolare infine – conclude Pallottini – va al settore della ristorazione, dove i premiati del 2008 esprimono al meglio sia il filone della più solida tradizione di
osteria che quello di una cucina più creativa, ma sempre attenta alla valorizzazione delle risorse del territorio, comprese quelle ittiche».

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