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Silvia Zucconi, Nomisma: indagine Aceto Balsamico di Modena IGP (Video + intervista)

Silvia Zucconi, Nomisma: indagine Aceto Balsamico di Modena IGP (Video + intervista)

By Giuseppe

Silvia Zucconi
Coordinatore Area Agricoltura e Industria Alimentare
Intervista di Giuseppe danielli, Direttore Newsfood.com

Roma, 4 marzo 2015

 

1) Silvia Zucconi, chi è Nomisma?
Nomisma è una società indipendente che realizza attività di ricerca e consulenza economica per imprese, associazioni e pubbliche amministrazioni, a livello nazionale e internazionale.
Da oltre 25 anni, Nomisma ha una unità di lavoro completamente dedicata allo studio del settore primario, dell’industria alimentare, dei relativi processi distributivi e di consumo.

2) Quali sono le motivazioni e gli obiettivi dell’indagine CTAB?
Nomisma ha realizzato una indagine sul consumatore in 3 paesi (Italia, Francia, Germania) con l’obiettivo di indagare diversi temi e dare molteplici risposte:

a)      Il modello di evocazione del termine “balsamico“:  se il consumatore legge in etichetta il termine BASAMICO a che prodotto pensa? Quali caratteristiche immagina?
b)      Le conoscenze sull’origine territoriale: a quale territorio è ricondotto un prodotto denominato “balsamico“?
c)      La notorietà dell’Aceto Balsamico di Modena: quanti consumatori conoscono il prodotto?
d)      Le abitudini di consumo di Aceto Balsamico di Modena: quanti sono invece i consumatori? Quali sono frequenza e canale di consumo di questo prodotto?

3) I risultati strepitosi hanno meravigliato anche il presidente delConsorzio…
I risultati possono sembrare sorprendenti ma dimostrano il successo dell’Aceto Balsamico di Modena, non solo in Italia ma anche sui mercati internazionali.
Le risposte, riferite a 3900 interviste realizzate sui consumatori dei tre paesi, non lasciano infatti spazio a dubbi: l’Aceto Balsamico è un prodotto noto e inconfondibile.
Il 97% degli italiani conosce l’Aceto Balsamico di Modena, ma l’elevata awareness riguarda anche tedeschi e francesi, dove la conoscenza del prodotto riguarda l’80% dei consumatori.
L’altro dato di grande interesse è che l’Aceto Balsamico ha conquistato le tavole dei consumatori: in Italia l’83% lo ha consumato in almeno una occasione durante il 2014; ancora una volta è alta la quota degli user: 69% in Francia e 66% in Germania. I consumatori abituali (almeno 2/3 volte a settimana) rappresentano inoltre quote importanti della popolazione: in Italia sono il 44%, in Francia il 35% e in Germania il 24%.
D’altronde il 90% della produzione di Aceto Balsamico di Modena va sui mercati esteri.

4) E’ solo un documento che fornisce dati sulla conoscenza nel consumatore del brand Balsamico in italia, Germania e Francia oppure può dare altre chiavi di lettura?  Quale il suo utilizzo pratico ai fini della tutela?
L’indagine ha fornito anche un altro importante risultato: ha stabilito che se il consumatore legge in etichetta il termine “BALSAMICO” pensa subito all’intera denominazione – Aceto Balsamico di Modena.
Quindi l’utilizzo del termine “BALSAMICO” richiama alla mente, nella percezione del consumatore, un prodotto preciso, con caratteristiche organolettiche e metodo produttivo definito.
Il 97% dei consumatori italiani se in etichetta legge il termine “BALSAMICO” pensa  all’Aceto Balsamico di Modena; la stessa cosa accade in Francia (dove l’evocazione riguarda l’83% dei consumatori) e in Germania (76%).
Questi numeri devono quindi far riflettere soprattutto perché l’articolo 13 1151/12 è stato scritto per tutelare il consumatore, ancor prima dei produttori: occorre quindi evitare che prodotti imitativi possano attrarre gli acquirenti attraverso l’utilizzo di una parola evocativa, BALSAMICO.

Grazie all’indagine svolta ad hoc per il Consorzio, è stato possibile raccogliere dati importanti sulle principali criticità in cui ci si imbatte nell’intento di proteggere la denominazione, la conoscenza di tali aspetti permette inoltre di predisporre azioni e strumenti operativi capaci di contrastare con efficacia le distorsioni messe in atto da soggetti che mirano unicamente a sfruttare il buon nome dei prodotti di qualità certificata.

5) Tra poco ci sarà Vinitaly, Nomisma sarà presente?… Quali le novità
Certo Nomisma sarà a Vinitaly.
Il vino è un settore di grande interesse per il nostro paese e per le imprese, tanto che da 2 anni Nomisma ha creato un osservatorio WINE MONITOR (www.winemonitor.it) sul mercato del vino, nato e pensato per supportare le imprese e le istituzioni della filiera vitivinicola italiana nella comprensione delle dinamiche di mercato, sia a livello nazionale che mondiale.
A Vinitaly WINE MONITOR Nomisma sarà presente in diversi eventi e proporrà informazioni innovative e interpretazioni utili a definire sta accadendo sui mercati internazionali e su quello interno, sia in termini di consumi che di importazioni.
WINE MONITOR Nomisma darà inoltre alcune anticipazioni sui risultati di una indagine realizzata sui Millennials negli Stati Uniti.
Indagine che ha l’obiettivo di verificare quanto e come la generazione Y beve vino e di valutare percezione e conoscenza del vino italiano.
Sempre a Vinitlay Nomisma parlerà di vino bio e delle sue opportunità di mercato.
Insomma … davvero tante novità.

Roma, 4 marzo 2015
L’Aceto Balsamico di Modena contro la contraffazione di DOP e IGP

DIFENDERE IL CONSUMATORE DA “IMITAZIONE, EVOCAZIONE, INGANNO”

Vedi anche:
Aceto Balsamico di Modena IGP

Nomisma site:newsfood.com

“L’indagine di Nomisma – ha spiegato Silvia Zucconi coordinatore agroalimentare Nomisma – mette in evidenza che il termine balsamico evoca, nell’immaginario del consumatore, la denominazione Aceto Balsamico di Modena. Il perché di queste ampie percentuali si trova proprio nella lettura del successo conquistato dall’Aceto Balsamico, non solo in Italia, Francia e Germania, ma in tutto il mondo: è un prodotto talmente diffuso e conosciuto che è entrato a far parte delle abitudini alimentari quotidiane e quando il consumatore legge la parola balsamico immediatamente pensa all’Aceto Balsamico di Modena. E’ un prodotto che ha conquistato le tavole di molti italiani, ma anche di tantissimi francesi e tedeschi entrando così di diritto a far parte dei prodotti ambasciatori del Made in Italy nel mondo”.

Redazione Newsfood.com

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