Sicurezza alimentare, Coldiretti: bene sequestro dei pelati avariati

23 Febbraio 2009
Con un aumento del 20 per cento nel 2008 del valore delle esportazioni italiane di conserve di pomodoro, il sequestro di 3,5 milioni di scatole di pelati avariati e di altri alimenti per
un totale di 4000 tonnellate è una operazione determinante per la credibilità del Made in Italy in Italia ed all’estero.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’operazione dei carabinieri dei Nas di Salerno in un deposito di Battipaglia dove era in corso la
rietichettatura della merce, da destinare in Italia e all’estero, tramite la cancellazione della vecchia data di scadenza mediante solventi chimici o l’asportazione delle
etichette precedenti attraverso l’immersone delle confezioni in vasche d’acqua.
Il rischio di smercio di confezioni senza i necessari requisiti sanitari nei prodotti che sono i simboli dell’ agroalimentare italiano assume un valore che – sottolinea la
Coldiretti – va ben al di la della situazione specifica e va per questo combattuto con decisione.
Con la crisi aumentano i rischi di frodi e sofisticazioni – continua la Coldiretti – nel precisare che si tratta di un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto
sull’inganno nei confronti di quanti per la ridotta capacità di spesa sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti
Il pomodoro – sostiene la Coldiretti – è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani che, secondo i dati Ismea Ac Nielsen, spendono per i consumi casalinghi ben 442
milioni di euro per acquistare oltre 545 mila tonnellate di pomodori in scatola o in bottiglia. Ogni famiglia – conclude la Coldiretti – durante l’anno acquista almeno 31 kg di pomodori
trasformati e, a essere preferiti, sono stati nell’ordine i pelati ( 14 Kg ), le passate ( 11 Kg ), le polpe o il pomodoro a pezzi ( 5 Kg ) e per ultimo i concentrati e gli altri
derivati ( 1 Kg ).