Senza Nome. Apre a Bologna il bar per sordomuti

3 Ottobre 2012
Conciliare il mondo del suono con quello dell’immagine, trasformando questi ultimo in un metodo di comunicazione globale.
Questa la sfida del Senza Nome, bar di Bologna pensato per i sordomuti ma aperto a tutti. L’idea è di Sara Longhi e Alfonso Murazzo, entrambi sordi, entrati in gioco con l’idea di creare
uno spazio adatto alle persone con disabilità quanto ai normodotati.
Per i primi, ecco l’angolo del cocciuto, dove si ordina e si riceve per mezzo dei post-it. I secondi, invece possono mettersi alla prova con il Lis: in caso di buon esito, il premio è
uno sconto alla cassa. Inoltre, Senza Nome offre un angolo lettura, la sala mostre, diversi corsi.
Inaugurazione oggi con la “Rassegna di eventi diversamente percettibili”, manifestazione di apertura che comprende anche l’esibizione di Elisabetta Cameli e la cena giapponese “a cappello”,
curata da Cosa Ordine. Dopodichè, la poetessa sorda Chiara Di Monte reciterà i suoi versi col Lis. Infine, concerto sonoro e visivo con 4 violoncellisti.
Il 3 ottobre alle 20.00, discussione sul tema dell’educazione di bambini africani sordi; saranno presenti Chiara di Monte e la musica di FunkFarm.
Il 4 ottobre, alle 21.30 arriva il salotto Letterario Leggere la realtà, di Claudio Comandini
Il 5 ottobre è in programma un concerto sonoro e visivo di Mark Utrò Djset D&B. Mentre il 6 dalle 21 torna FunkFarm. Si chiude domenica con il cinema sperimentale.
Il bar “Senza nome” è in via Belvedere 11b, nel centro storico vicino alla famosa Piazza delle Erbe.
Matteo Clerici