Scuola: con mense intelligenti, più frutta e verdura

Quando si parla di bambini ed alimentazione sana, il fine giustifica i mezzi. Più chiaramente, le mense scolastiche dovrebbero usare le stesse tecniche delle pubblicità per
invogliarle gli alunni a consumare frutta e verdura.

E’ il contenuto di una ricerca della Cornell University, diretta dal dottor Andrew Hanks e pubblicata
sul “Journal of
Pediatrics”.

Gli studiosi hanno esaminato la situazione di due scuole superiori di New York, focalizzandosi sulle mense. In entrambi i locali era stata adottata la filosofia detta paternalismo libertario:
spingere verso scelte considerate giuste, ma lasciando al soggetto la decisione finale. Così, venivano impiegate tecniche di persuasione “dolce”, come mettere la frutta vicino alla casse
(al posto di caramelle e dolcetti) o cartelli con scritte tipo “Perchè non provi una mela?”.

Hanks e la sua squadra hanno valutato sia l’effetto delle misure in sé, che comparato a quello delle mense prima della trasformazione (che ha richiesto poche ore di lavoro e 50 dollari
per locale).

Risultato, le mense “trasformate” portavano al consumo di più frutta (aumento del 18%) e verdura (25%) e portavano più studenti a mangiare sano.

Matteo Clerici

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