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Sana 2011: “B” come Bologna, “B” come Benessere, “B” come Biologico

Sana 2011: “B” come Bologna, “B” come Benessere, “B” come Biologico

By Redazione

Il settore alimentazione legato al settore benessere biologico qui a Bologna, nella manifestazione “Sana” il luogo d’incontro di aziende con produzioni biologiche naturali certificate che
non solo fanno leva sul benessere della persona ma anche su quello ambientale rispettando il mondo che ci circonda.

Bologna apre le porte alla salute, al benessere e alla natura, nella riscoperta dei veri alimenti sani e genuini coltivati secondo principi giusti e prodotti da una terra sana e coltivata senza
concimi nocivi e diserbanti.

In evidenza qui alla fiera di Bologna soprattutto le “Erboristerie” e il settore benessere biologico che in questo mercato stanno dando un validissimo contributo con i loro prodotti sani
e garantiti, ed insieme stanno cercando di sensibilizzare quanto più è possibile il consumatore/cliente a questa nuova forma di produzione.

L’erboristeria è un’antica arte che si occupa della conoscenza delle erbe e delle piante, della loro coltivazione, raccolta, conservazione e commercio, sia a scopi terapeutici, di
cosmetica o nutritivi improntanti al benessere della persona.

A “Sana ” il settore erboristico è legato all’agricoltura biologica che dal canto suo si occupa e sfrutta tutto ciò che c’è di naturale, dalla fertilità del suolo,
promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera escludendo l’utilizzo di prodotti di sintesi. Collabora quindi per ottenere un prodotto di qualità con maggior contenuto di
sostanze nutritive, antiossidanti vitamina c e beta carotene, con un sapore che sa di buono di sano e di “territorio”.

Cinque i padiglioni dedicati a questa fiera che ha il profumo e il sapore di buono, naturale e di genuino, dove tutti i prodotti hanno come elemento in comune il biologico ma che tra loro sono
i piu vari. Infatti la produzione biologica oramai si è sviluppata in svariati e molteplici settori alimentari, dai succhi alle marmellate, alle farine di farro kamut orzo e mais, alle
bevande al latte, ai formaggi prodotti con latte biologico, alle olive e all’olio, al vino.

Per passare poi al settore corpo per un benessere della persona, con creme prodotti di bellezza, sali, oli, bagno schiuma, essenze, erbe medicinali, profumi, prodotti in maniera del tutto
naturale con elementi biologici garantiti.

Moltissimi gli stand e i padiglioni dove si può entrare a contatto con “l’elemento madre” del prodotto finito e dove si può degustare, assaggiare e testare gli articoli presentati
in fiera, talvolta incontrando anche delle novità che proprio qui in fiera vengono pubblicizzate prima dell’uscita sul mercato.

Come ogni manifestazione anche qui a “Sana” numerosi sono gli appuntamenti con convegni, incontri e campagne a favore del biologico e della buona salute per offrire uno scambio di opinioni ed
esperienze su questi temi.

Sono già alcuni anni che si cerca di tornare ad una produzione alimentare soprattutto di cibi sani non confezionati genuini, che fanno bene alla salute e garantiscono un benessere fisico
e mentale, abbandonando tutto ci che è confezionato, inscatolato e di cui non si sa la provenienza. Si sta quasi facendo un passo indietro verso la natura e verso i suoi prodotti certo
oramai agevolati da mezzi di produzione agricoli molto più professionali, veloci e garantiti. E questo ritorno a ciò che ci fa bene non è un argomento che si limita solo ad
una cucina ed alimentazione sana dentro le nostre case ma anche fuori in ristoranti bar e locali che condividono questa cultura del benessere e che hanno voglia di promuoverla.

Dopo “Sana” si rilette sul concetto di benessere, ma anche sul problema dell’inquinamento ambientale e sui consumi, sicuramente minori con l’aumentare della visione biologica, da parte del
mondo intero, che punta anche sul riciclaggio e sul riutilizzo di materiale scartato. Da qui la sensibilizzazione del singolo cittadino alla raccolta differenziata, al rispetto per il mondo che
lo circonda e al pensiero di una vita futura perché no improntata sul biologico.

Valentina Colapietro
Newsfood.com

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