Rosarno e la Calabria Saudita

Roma – Calabria Saudita, cosi’, con sarcasmo, circola il nome affibbiato ad una regione che si considera non piu’ appartenente all’Italia e neanche all’Europa. Questo territorio naviga a
vele spiegate verso un altro continente, si dice.
I fatti di Rosarno, con i suoi 1.500 extracomunitari neri che protestano, anche violentemente, per le miserrime condizioni di vita, rendono tangibile l’assenza dello Stato. Tutti sapevano ma
nessuno parlava o interveniva.
Assenti il Sindaco, il presidente della Provincia e della Regione e relativi assessorati, il Prefetto, i ministri dell’Interno, del Lavoro e della Giustizia, il presidente del Consiglio dei
Ministri, l’Inps, l’Inail, gli ispettorati del lavoro, ecc., insomma, quelle figure che dovrebbero rappresentare lo Stato.
Non parliamo dei partiti e dei sindacati che sono associazioni private ma sempre piu’ identificate con le istituzioni. Le associazioni malavitose imperversano, i cittadini hanno paura, appaiono
ignavi o avversi. Rosarno e’ un esempio ma di casi Rosarno ce ne sono molti nel nostro Paese. Saudita e’ la Calabria o l’Italia?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc