Raponzolo

1 Aprile 2007
Detta anche “raperonzolo”, questa pianta è una erbacea
perenne, dal fusto eretto alto circa un metro, diffusa in tutta Europa e presente su tutta la penisola italiana. Vegeta nei terreni incolti, ai bordi delle strade, sino e oltre i 1000 metri di
altitudine.
La sua radice, a cui deve il nome, è simile a una piccola rapa e i suoi fiori a campanella, color blu-lilla, e talvolta bianchi, sbocciano nella tarda primavera. Le foglie alla base sono
sviluppate a rosetta e quelle superiori, che si sviluppano alla fine dell’autunno o in primavera con lo scapo floreale, sono rade e lineari. Il frutto è una capsula contenente molti
semi.
Grazie ai suoi principi attivi, quali i sali minerali, la vitamina C e le proteine, il raponzolo vanta proprietà antisettiche, astringenti, e rinfrescanti.
La pianta è molto apprezzata anche per il suo uso culinario.
In cucina
Le radici crude del raponzolo, dal sapore dolciastro, si mangiano in insalata, e le foglie amarognole, con altre erbe, ben accompagnano le insalate, le zuppe, le torte salate e le
minestre.
Consigli della nonna e curiosità
Le foglie di questa pianta si utilizzano per curare le verruche, e i fiori sono adoperati nella preparazione di colluttori disinfettanti. Il raperonzolo è apprezzato anche dal bestiame
che se ne ciba volentieri.
a cura di Rosa Velliscig e Lorenzo Totò