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Prosecco Doc e Docg: Risposta di Comolli al commento di Igor

Prosecco Doc e Docg: Risposta di Comolli al commento di Igor

By Giuseppe

Ringraziamo Igor per il suo commento ma sarebbe opportuno un confronto più aperto. Non sappiamo chi sia Igor e pertanto gradiremmo avere un suo riscontro di approfondimento e alcune informazioni sulle sue competenze sull’argomento. La nostra volontà è quella di rispettare le opinioni di tutti, in particolare di coloro che sono diretti interessati al mondo del Prosecco. L’anonimato non serve e non aiuta a dare il giusto valore alle diverse opinioni su un territorio importante, un fattore trainante e un elemento qualificante. Opinioni celate e sparate senza un costrutto sono controproducenti.
Giuseppe Danielli
Direttore Newsfood.com
Ecco comunque la risposta tecnica di Giampietro Comolli a Igor:
<< noi, come giornalisti e forse anche un po’ esperti di spumanti/bollicine italiane e straniere almeno dal 1981 e visto che prima eravamo anche viticoltori e imbottigliatori, diamo voce a tutti, se invitati. Felicissimi di approfondire, in modo costruttivo, le opinioni di tutti purchè siano fautori di costruzione e non di divisione e di opinioni anonime. In particolare, personalmente,  ho raccolto opinioni espresse da diversi viticoltori-vinificatori-imbottigliatori-venditori (cioè titolari di intera filiera) che hanno evidenziato un tema, alcuni aspetti importanti che riguardano tutti: chi fa solo docg, chi fa solo doc, chi produce-vende entrambi e questi ultimi sono più di tutti gli altri attenti osservatori. La squadra della “ piramide Prosecco” (come mi permetto di chiamarla credo con cognizione di causa e di legge) deve essere unica, sempre, soprattutto per una strategia di lungo periodo. Il termine leader citato non è riferito alle “persone” ma ai prodotti di tutte le denominazioni perché ogni denominazione ( anche Asolo e il Cartizze) devono avere un percorso davanti certo, non occasionale, non “tutto e subito”, ma di lunga visione. Questo è il vero “contenuto” di tutti i discorsi fatti con i produttori della zona classica superiore. Sarebbe veramente molto importante ascoltare la voce di produttori delle filiera intera Doc e anche solo imbottigliatori, per capire bisogni e doveri. Attendiamo con grande piacere e onore riscontrare e descrivere gli asset e i sacrifici dei produttori  del Prosecco doc per scriverne con molto piacere, in dettaglio. Grazie in ogni caso per il tempo dedicato a leggerci e a scriverci. >>
Giampietro Comolli
Qui l’articolo del 10 febbraio 2016
10 feb 2016 Giampietro Comolli, il più grande esperto di vini italiani effervescenti e spumanti, nostro inviato in Terra di Prosecco.

 Qui il Commento di Igor del 14/02/2016 alle 9:26 am

Questa e l’invidia di chi fa prosecco docg che vorrebbe che il prosecco doc a prezzo minore per vendere più bottiglie di docg ma invece anche il doc merita il suo valore xche non ha nulla da invidiare al prosecco docg e poi zante sta facendo un grandissimo lavoro con il consorzio prosecco doc noi abiamo gia un leader dovete mettervi il cuore in pace perché gli investimeti e i sacrifi gli abbiamo fatti anche noi e se guadagnate di meno un motivo ci sara dovete voi fare squadra con noi e non discriminarci perché facciamo prosecco doc.

 

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Cum grano salis, a cura di Giampietro Comolli

Editorialista Newsfood.com
Rubrica di economia,  food&beverage e Gusturismo
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