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Prolungato al 2016 il contratto tra Fiere di Parma e Federalimentare per la realizzazione di Cibus

Prolungato al 2016 il contratto tra Fiere di Parma e Federalimentare per la realizzazione di Cibus

By Redazione

Cibus a Parma e nel mondo fino al 2016: Federalimentare, l’Associazione di Confindustria che riunisce le industrie alimentari italiane, e Fiere di Parma, hanno trovato un accordo per prolungare
il contratto che le lega nel marchio Cibus.

L’Industria Alimentare italiana, secondo settore produttivo del Paese con i suoi 120 miliardi di euro di fatturato (20 miliardi di export), ha rinnovato, dunque la propria fiducia in Cibus quale
«unica fiera italiana rappresentativa dell’Italian food», stipulando con Fiere Parma un accordo, che prevede investimenti sul fronte delle infrastrutture espositive, una maggiore
collaborazione tra società fieristiche (anche in vista dell’Expo 2015 che si terrà a Milano), la realizzazione di nuovi format a marchio Cibus, inseriti in un più ampio piano
strategico di supporto alle aziende in Italia e nel mondo, nonché il rilancio del brand fieristico Cibus a livello internazionale.

Soddisfatto per l’intesa raggiunta con Fiere di Parma, Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare, ha ribadito l’importanza che le manifestazioni targate Cibus hanno per le promozione
dei prodotti alimentari italiani: «E’ anche grazie agli eventi fieristici realizzati in Italia e all’estero insieme a Fiere di Parma che le imprese alimentari hanno realizzato nel 2008 un
fatturato di 120 miliardi ed esportazioni record, pari a ben 20 miliardi di euro. Cibus rappresenta un’esperienza di successo sulla quale Federalimentare intende puntare con grande
determinazione, auspicando che altri sistemi fieristici non vogliano generare conflitti. Mai come oggi infatti occorre ricercare sinergie piuttosto che antagonismi, perdenti per
tutti».

Per Franco Boni, presidente di Fiere di Parma, «Il prolungamento del contratto che ci lega alle Industrie alimentari italiane è il risultato dell’ottimo lavoro svolto da Cibus2006 e
da Cibus2008 in favore della promozione e della tutela dei prodotti alimentari italiani nel mondo. Adesso è il momento di consolidare questa leadership adeguando lo spazio espositivo ai
migliori standard europei».

Sul fronte delle infrastrutture espositive sono in arrivo infatti, per Cibus2010 (10-13 maggio 2010), un nuovo padiglione, che amplierà la capacità complessiva del quartiere, una
nuova struttura centrale d’ingresso, l’ampliamento della capacità ricettiva con la realizzazione di 3.000 nuovi parcheggi, nuovi collegamenti coperti fra i vari padiglioni, l’adeguamento
di tutte le strutture espositive esistenti e il completamento della riqualificazione del fronte autostradale.

Sul versante dei nuovi format fieristici si sa, invece, che Fiere di Parma e Federalimentare stanno studiando un nuovo appuntamento B2B che porti in sé molti elementi di grande innovazione
pensati per stare, in questa fase particolarmente difficile, accanto alle industrie alimentari italiane, con un prodotto a basso impatto economico ed alta profittabilità.

«E se Cibus 2008 – conclude Boni – è stato definito come l’edizione dei record e della «Complanare» (l’asse viario di collegamento diretto tra l’A1 e le Fiere di Parma,
inaugurato proprio in concomitanza con l’edizione 2008 di Cibus) e il 2009 l’anno della sperimentazione del nuovo format «easy B2B», così Cibus 2010 sarà ricordato come
l’edizione della «nuova» fiera di Parma».

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