La Grande distribuzione a CIBUS 2008
14 Maggio 2008
Parma – La 14° edizione di Cibus, appena conclusasi, si è distinta per il forte accento posto sul ruolo della distribuzione moderna nel promuovere il Made in Italy
agroalimentare sul mercato nazionale ed estero, la nuova formula «business» di Cibus 2008 – aperta solo nei giorni feriali per favorire il lavoro degli operatori – è stata
apprezzata dai tanti buyers della Grande Distribuzione accorsi a Parma: circa 500 stranieri provenienti da 55 Paesi diversi e circa 3000 buyers italiani.
Gli uomini-acquisto hanno affollato, in tutti e quattro giorni della manifestazione, gli 8 padiglioni della Fiera che ospitavano 2400 aziende dell’agroalimentare italiano, concludendo numerosi
scambi commerciali, in particolare nel settore lattiero- caseario e in quello delle carni.
Ai buyers della Grande Distribuzione, Fiere di Parma ha riservato un’accoglienza speciale: due convegni a tema, la «Cena di gala dei Buyers», l’Area Buyers contigua alla Sala Stampa
ed anche l’omaggio di una macchina fotografica per riprendere i prodotti d’interesse.
Oltre alle occasioni di business, Cibus è servito alla Grande Distribuzione per approfondire il dialogo con l’industria agroalimentare. Dai due convegni ufficiali («GDO e PMI: la
partnership possibile» il 7 maggio e «GDO e industria- agroalimentare: una filiera efficiente in favore del consumatore» l’8 maggio) e dalle diverse iniziative collaterali,
sono partiti messaggi politici di notevole rilevanza. Il primo è che i rapporti tra Grande Distribuzione e industria agroalimentare debbano evitare momenti conflittuali, come hanno
ripetuto in varie occasioni Giandomenico Auricchio, presidente di Federalimentare, Roberto Ravazzoni, a.d. di Fiere di Parma e Marco Pagani di Federdistribuzione, l’associazione di gran parte
della GDO italiana. Il secondo è la proposta di un patto tra GDO e industria per tenere bassi i prezzi dei prodotti agroalimentari, prima di tutto creando una camera di conciliazione
congiunta con funzione di autodisciplina sui prezzi, in secondo luogo accorciando la filiera e semplificando la catena logistica. Su quest’ultimo punto sono stati fatti notevoli passi avanti
grazie all’intervento di operatori privati che hanno creato un servizio logistico per le imprese agroalimentari in grado di movimentare le merci alla Grande distribuzione, con più
efficienza e a costi ridotti. Positivo anche il confronto della GDO con il mondo dell’agricoltura, si veda l’incontro tra il Consorzio Agrario di Parma ed altri Consorzi italiani da una parte e
la Coop Italia dall’altra, utile a ribadire la necessità di collaborazione tra le due realtà.
Alla cena di gala dei buyers, tenutasi al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore, hanno partecipato circa 600 buyers, italiani e stranieri, che hanno assistito con interesse al breve
«talk show» che ha preceduto la cena, con due ospiti – Giuseppe Minoia di Gkf Eurisko e Paolo Bertozzi di TradeLab – che hanno analizzato il lato sociologico e quello economico
dell’attuale contrazione dei consumi alimentari in Italia e nel mondo.