Per una RAI che dia voce ai popoli

13 Agosto 2009
Abbiamo dato vita a una terza rete che doveva occuparsi della valorizza zione della lingua locale, della storia e della cultura delle diverse realta’ regionali ed e’ invece diventata un canale
fortemente ideologizzato che ha altri scopi ma sicuramente non quello di propinare la storia locale.
Rai Tre dovrebbe innanzitutto ritornare alla missione per la quale era stata concepita, ovvero parlare in maniera seria e concreta delle realta’ regionali e non limitarsi ad alimentare la cultura
ideologica, tra l’altro molto minoritaria. Il palinsesto e’ tutto nazionale, alle singole reti locali vengono dedicati solo pochi minuti dei tg. Abbiamo la necessita’ di dare una risposta a tutti
quei cittadini che comunque si aspetterebbero dalla terza rete molti piu’ risultati sul fronte delle realta’ locali. Anche perche’ con una Rai Tre regionale gli ascolti potrebbero schizzare a
livelli molto significativi.
Abbiamo tanti canali Radio Rai, direi che in generale ci vorrebbe proprio un piano strategico per la valorizzazione delle lingue. Sarebbe bello se uno dei canali radiofonici fosse interamente
dedicato a tutti i dialetti d’Italia con rigorosa par condicio regionale la radio e’ uno strumento sottovalutato dalla comunicazione televisivo-dipendente, in realta’ puo’ essere un formidabile
strumento culturale per valorizzare la cultura italiana e regionale in tutte le sue articolazioni.
La Rai deve essere un canale per promuovere i valori della famiglia, non per veicolare la cultura gay o le unioni gay. Anzi sarebbe bene che le associazioni gay invece di mandare talvolta in
televisione personaggi macchiette, si decidessero a rendere visibili personaggi meno appariscenti.
ogni caso la Rai non deve dare priorita’ al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensi’seguire le indicazioni del governo e pr! omuovere la famiglia e i valori familiari attraverso i suoi
programmi. Questo senza discriminazioni perche’ la tv deve dar e spazio a tutti ma la priorita’ della Rai deve essere promuovere la famiglia.