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Per ridere un po’: definizione di giornalista in enogastronomia

Per ridere un po’: definizione di giornalista in enogastronomia

By Redazione

dal blog:
https://www.winesurf.it/vinipedia-ovvero/

Giornalista enogastronomico:

Varietà in rapida e preoccupante proliferazione, ottenuta generalmente tramite innesto di intenditore spocchioso su personalità infantile e psichicamente disturbata.
Non rari però anche i casi ottenuti tramite selezione massale di giornalista riciclato.
Da consumare previa sfecciatura e pesante solfitazione.
Celebre la definizione di Oscar Wilde:
“Per fare il giornalista enogastronomico non è indispensabile essere stupidi. Però aiuta”.

Autore: Francesco Annibali.

Il giornalista enogastronomico (in aumento tra questi quelli di sangue blu, principi più o meno ereditari) ha tratti somatici tipici soprattutto nel vestire: abbigliamento tipo
signorotto di campagna/cacciatore al relax/amaro Montenegro, intelligenza irrilevante e con cultura arrabattata, ostentazione di piaggeria verso i potenti e sempre alla ricerca di un posto a
tavola (gratis).
Della serie qui comando io.

Terminologia preferita: salvaguardia delle biodiversità, recupero degli autoctoni, ristorante fascinoso.
 
Ho letto queste definizioni su Vinipedia.
Sono anch’io un giornalista enogastronomico e  concordo con la proliferazione esasperata di questa “specialità giornalistica” (non c’è giornale cartaceo, rivista, web, blog, tv
ecc.  che non consegni immensi spazi al comparto enogastronomico, spesso e volentieri con una superficialità che lascia perplessi, impressionante resta il pressapochismo e l’ignoranza
che regna sovrana, ma quello che colpisce è anche la proliferazione di eventi enogastronomici, la maggior parte fasulli e senza veri scopi divulgativi…

Attilio Scotti
Giornalista professionista
Enogastronomade

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