PEPPE ZULLO, IL CUOCO CONTADINO TESTIMONIAL DELLA CUCINA PUGLIESE NEL MONDO

8 Ottobre 2014
PEPPE ZULLO, IL CUOCO CONTADINO TESTIMONIAL DELLA CUCINA PUGLIESE NEL MONDO
Ci sono persone, luoghi, eventi che lasciano il segno, indelebile nel tempo.
Ho avuto il piacere di conoscere di persona Peppe Zullo in occasione dell’ultima edizione del Vinitaly.
Due pugliesi a Verona, purtroppo in Puglia non si era ancora presentata l’occasione.
Al primo impatto, mi colpiscono l’entusiasmo nella sua voce e gli occhi, piccoli ma vispi e sinceri. Sprigionano energia e quella voglia di fare che solo la passione, quella autentica può alimentare. La passione è legame, amore per le proprie radici.
Quest’uomo del sud, dal dicembre 2013 ‘Ambasciatore della cucina pugliese nel mondo’ , ha la capacità di diffonderla e trasmetterla, prendendo i commensali per la gola, la sua arte si chiama cucina.
Promozione, valorizzazione del territorio, stagionalità e qualità della materia prima sono le parole d’ordine.
La storia di Peppe Zullo ha inizio ad Orsara di Puglia piccolo comune della Daunia, dopo aver carpito le prime, fondamentali nozioni di cucina nella piccola attività di famiglia inizia il suo viaggio, fa tappa negli Usa e in Messico senza mai dimenticare la terra natia.
“All’inizio è stato difficile, pochi mi prendevano sul serio – racconta – Zullo”.
L’idea nel tempo si è rivelata vincente, la Puglia sta vivendo un momento magico, il brutto anatroccolo sta evolvendo in cigno.
Da tutte le parti del pianeta accorrono per ammirare le bellezze, scoprire le tradizioni e gustare le ricette di quella che un tempo era la cucina dei poveri.
Oltre venti anni fa quanti ci avrebbero scommesso? Sicuramente, non ha mai smesso di crederci il cuoco-contadino come ama autodefinirsi, di girovagare per diffondere il verbo della buona cucina, di raccogliere idee e fare nuove esperienze.
Finalmente nel 1985 nasce il suo primo ristorante a Orsara, seguiranno Piano Paradiso, Villa Jamele, la scuola di cucina internazionale e la sua cantina creata in collaborazione con Severino Garofano alla riscoperta di un vitigno autoctono, il tuccanese.
Le cantine della Nuova Sala Paradiso sono state premiate alla Biennale di Venezia di architettura nel 2010.
Il cuore pulsante, ciò che da linfa vitale alla sua cucina è la sua terra o meglio il suo orto, da dove proviene la maggior parte della materia prima utilizzata nella preparazione dei suoi piatti. “L’Orto dei Sapori è uno spettacolo di colori e profumi, con i suoi quindicimila metri quadrati dipinti dall’arancione delle zucche, dal rosso dei pomodori, dal verde brillante delle zucchine e del basilico, ma anche da tutte le varietà dei legumi locali.
Nell’orto vengono prodotti tutti gli ortaggi e le erbe necessarie per la cucina – racconta Peppe Zullo. I prodotti della terra rappresentano un matrimonio inseparabile che lega l’uomo alla natura, agli abitanti al territorio, alla memoria degli eventi che si succedono con il passare delle stagioni, del colore dei campi, dal profumo dei frutti e dal gusto indimenticabile dei sapori della nostra memoria”.
L’orto è stato decisivo per stabilire la location di una cerimonia da mille e una notte. Parliamo del matrimonio indiano, amato, criticato per lo sfarzo è stato ed è inutile negarlo una operazione di marketing, un investimento in immagine di cui la Puglia non potrà che beneficiare.
“E’ stata una donna chef, in visita presso il mio orto a decidere che la Puglia avrebbe ospitato il matrimonio indiano – ci rivela Zullo”.
Ma cosa ha preparato per loro?
“Naturalmente ho utilizzato i prodotti che l’orto generosamente mi mette a disposizione.
Quindi menù vegetariano, finger food sostanzialmente. La pugliese, sulla falsa riga della caprese, composta da cacio ricotta, rucola e un filo d’olio coratina; parmigiana di borragine, ciambotta una zuppa di verdure, orecchiette di grano arso con germogli di zucca e zucchine, per dolce croccante di mandorle crema al limone e frutti di bosco.
Sono stati allestiti anche degli spazi con live show per mostrare la preparazione del mosto cotto, della pasta fresca, della salsa di pomodoro e il classico casaro”.
Gli impegni si susseguono ma la grinta e l’entusiasmo non diminuiscono.
Il 12 e il 13 ottobre 2014, torna “Appuntamento con la Daunia”, l’evento organizzato da Peppe Zullo per promuovere l’arte e la cultura del gusto.
Una due giorni a Villa Jamele, si potrà accedere per invito, saranno dedicati a “L’orto dei miracoli, verso Expo 2015”, al rapporto con la terra e i suoi frutti, al valore inestimabile di ciò che nasce da un legame rispettoso e intelligente con la natura e le risorse che essa ci mette a disposizione”.
Annalucia Galeone
Newsfood.com