Peppe Zullo, cuoco contadino: Daunia e Puglia dopo Expo

15 Ottobre 2015
Orsara di Puglia, Piano Paradiso, 15.10.2015
LO CHEF CONTADINO BEPPE ZULLO UN VULCANO DI IDEE POST-EXPO 2015
di Gianni Mercadante
I monti dauni, incastonati tra il promontorio garganico, il piatto tavoliere di Puglia e la vicina Irpinia, sono stati al centro dell’attenzione dei convegnisti e dei numerosi invitati accorsi alla manifestazione promossa dal noto chef contadino Beppe Zullo, figura d’eccellenza nel panorama della gastronomia italiana e punto di riferimento nella sua terra d’origine: Orsara di Puglia (Foggia).

Un lembo di terra sprigionante emozioni per il verde lussureggiante che tappezza il territorio di Orsara. Il borgo medievale, appollaiato sul cucuzzolo di un monte, si raggiunge tramite una tortuosa carrozzabile tra filari di alberi ad alto fusto, i cui rami abbracciandosi, formano un tunnel di penombra. Il paesaggio richiama alla mente quello del Sud Tirolo. Il castello baronale all’ingresso del paese accoglie i visitatori e percorrendo la strada principale dopo alcuni chilometri si raggiunge la grande e affascinante Villa Jamele di Beppe Zullo. Ventesimo appuntamento con la Daunia 11 e 12 ottobre 2015, in collaborazione con Slow Food e Orsara Città Slow e con la partecipazione di Salvatore Taronno, Vicepresidente Slow Food Puglia.
L’Expo 2015 dal giorno della sua inaugurazione fino ad oggi è stato laboratorio mondiale dell’alimentazione, con scambi culturali di grande rilevanza. Beppe Zullo ha colto l’occasione per allacciare nuove amicizie ed è tornato a casa con un mare di idee, tanto da organizzare subito un convegno per dare spazio al suo vulcanico ingegno. Convegnisti e politici che hanno fatto da cornice al noto chef contadino insieme al popolare cantante Tony Santagata. Ospite d’eccezione la coreana Gina Park, giornalista, scrittrice e docente universitaria a Perugia, innamorata della cultura italiana. In patria gestisce il ristorante “Il papavero”, dove si mangia rigorosamente italiano. Il cuoco Pietro Zito ha parlato di territorio e l’EXPO è giunta anche ad Orsara, certamente non fisicamente, ma con le idee. Oggi 4 ragazzi su 10 degli istituti alberghieri vogliono entrare nel mondo della gastronomia che punta ovviamente alla omologazione mondiale della cucina italiana. Gli oratori hanno fatto notare che sta andando di moda una nuova filosofia sull’accoglienza, quella del “ turismo sartoriale”.

All’estero, sono conosciute le maggiori città italiane per bellezza e patrimonio storico-artistico e paesaggistico: Napoli, Milano, Roma, Venezia. Bisogna distribuire il turismo verso altri versanti che possono fare la differenza per catturare l’interesse dei turisti. Il turismo sartoriale dev’essere inteso anche come recupero di antiche strutture abbandonate, offrendo in tal modo nuovi itinerari con cucine tipiche del luogo. Un esempio è diventato Ginosa (Taranto) che per morfologia territoriale è simile a quello di Matera, con abitazioni scavate nel tufo e ipogei rupestri. Alle strutture abitative vanno recuperate anche gli antichi mestieri, vedi la tessitura con lana di pecora, valorizzando tra l’altro altri elementi vegetali come la canapa e il cotone.
L’EXPO 2015 ha portato la cucina italiana ad una conoscenza mondiale. L’efficienza, lo stile di vita dipende che ciò che si mangia. L’orgoglio di Beppe Zullo tende a contribuire alla diffusione di un mangiare sano facendo conoscere i prodotti territoriale a chilometro zero.
Agostino Sevi, ex addestratore di piloti di elicotteri, figlio di agricoltori, si è immerso in un progetto che è diventato un esempio da imitare nel campo dell’agricoltura. Ha costruito un anfiteatro del grano per attirare i giovani nel settore. Il poeta e paesologo Franco Armino, referente tecnico dell’area materana, ha tracciato un excursus sul nuovo umanesimo dello stile di vita e del mangiar bene e sano, facendo osservare che Beppe Zullo è diventato una figura centrale d’eccellenza nel suo territorio e nel firmamento gastronomico italiano. Raffaele Piemontese, Assessore al Bilancio Regione Puglia ha fatto notare che l’ente regionale ha assegnato 13 bandiere gialle, segno distintivo nel mondo agricolo per eccellenze e accoglienza, di cui 3 sono state conferite all’area foggiana. Oggi il brand Puglia è molto apprezzato grazie alla politica di sostenibilità fatta finora. Cibo, terra e lavoro sono i fattori che vanno sostenuti con maggior fermezza.
Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, ha sottolineato che l’arcaico va agganciato al contemporaneo attraverso una rivisitazione delle risorse presenti sul territorio. La diversità del paesaggio legata alla peculiarità del territorio passa attraverso la ricchezza artigianale. Il mondo chiede oggi un’offerta “sartoriale” in funzione delle risorse presenti nel proprio territorio.
Il popolare cantante Tony Santagata, tra un paio di mesi al suo traguardo di 80 anni, dal fisico asciutto e giovanile e pieno di energie, si è definito un antesignano della storia della Daunia attraverso le sue canzoni che parlano di cibo (Li strascinete, La pagnotta, A come agricoltura, Il seminatore) e lo ha dimostrato coinvolgendo il pubblico con una sua canzone in dialetto. E’ stato il primo cantautore a portare in giro per l’Italia la canzone folcloristica pugliese.
Gianni Mercadante
Inviato Speciale a Orsara
Newsfood.com