Ogm, Cia: la sentenza della Corte di Giustizia Ue introduce un elemento di chiarezza
18 Febbraio 2009
Una sentenza che rispetta i diritti dei cittadini e che obbliga alla massima trasparenza sugli Organismi geneticamente modificati. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori
commenta il pronunciamento della Corte di Giustizia di Lussemburgo attraverso il quale si afferma che gli europei hanno il diritto di conoscere il luogo e le dimensioni delle parcelle
di terreno coltivate ad Ogm nell’Unione europea.
Su una materia così delicata e complessa, la sentenza della Corte di giustizia -rileva la Cia- impone, quindi, la massima chiarezza e permette ai cittadini di conoscere qualsiasi
utilizzo riguardo ai prodotti biotech. Un pronunciamento che garantisce anche i produttori agricoli che hanno il diritto di sapere, nel dettaglio, i luoghi dell’emissione di Ogm.
Un’informazione che non può essere, secondo la Corte di Lussemburgo, tenuta riservata.
Questa sentenza -sottolinea la Cia- mette, comunque, in evidenza l’atteggiamento contraddittorio che nell’Unione europea c’è nei confronti degli Ogm. Per questo
motivo, è indispensabile che sull’intera tematica ci sia coerenza e soprattutto chiarezza che è fondamentale per i cittadini agricoltori.