Nuovi fondi regionali per «sezioni primavera» nei nidi pugliesi
6 Ottobre 2007
Bari, 4 Ottobre 2007 – Alcuni dei richiedenti esclusi dal finanziamento del Ministero della Pubblica Istruzione per l’istituzione delle ‘sezioni primavera’, potranno accedere al
contributo grazie ai fondi aggiuntivi che la Regione Puglia metterà a disposizione dei nuovi beneficiari.
Lo ha reso noto pochi giorni fa una circolare dell’Assessorato alla Solidarietà per assicurare almeno una sezione primavera – per bambini nella fascia di età tra l’asilo nido e la
scuola dell’infanzia – in ogni comune che ne abbia fatto richiesta.
Non si tratta, quindi, di una riapertura dei termini, né di un nuovo bando: gli aventi diritto saranno ripescati dalla graduatoria già esistente per scorrimento della stessa.
Dunque, il finanziamento aggiuntivo con fondi regionali riguarderà le sezioni primavera aggregate ad asili nido comunali o privati convenzionati, che offrono un servizio nuovo ed
aggiuntivo. A fronte di questa nuova opportunità offerta dalla Regione, la circolare non manca di sottolineare la necessità da parte dei Comuni e dei potenziali beneficiari, di
verificare il possesso dei requisiti richiesti, entro e non oltre la data del 15 ottobre, Requisito indispensabile è il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento da parte del Comune.
Tuttavia, come sottolinea la nota, potrebbero presentarsi tre criticità per le autorizzazioni: che le strutture richiedenti non abbiano l’autorizzazione al funzionamento; che siano
autorizzate in maniera provvisoria; che siano autorizzate in maniera definitiva. Nel primo caso il Comune dispone di 90 giorni per la verifica dei requisiti richiesti e il rilascio
dell’autorizzazione. Nel secondo caso, per le strutture autorizzate in maniera provvisoria, la nota richiama l’attenzione dei Comuni sulla necessità che tutti i soggetti interessati
abbiano già presentato domanda di conferma dell’autorizzazione provvisoria con l’apposito piano di adeguamento. Infine, nell’ultimo caso, cioè per i soggetti già in
possesso di autorizzazione definitiva, il Comune dovrà verificare che non siano intervenute variazioni strutturali e organizzative tali da richiedere la revoca della stessa
autorizzazione. Anche nel caso di soggetti privati che abbiano fatto richiesta, gli stessi dovranno dimostrare di avere sottoscritto una formale convenzione con il Comune di appartenenza, per
l’erogazione del servizi, producendo una copia della stessa già sottoscritta.