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Nomina di Corrado Calabrò a presidente aggiunto del Consiglio di Stato

By Redazione

«La nomina di Corrado Calabrò a presidente aggiunto del Consiglio di Stato è compatibile con quella di presidente dell’Autorità per le TLC «a precisa norma di
legge» hanno affermato non meglio precisate fonti dell’Autorità delle Garanzie delle Comunicazioni replicando ai rilievi, sollevati da Adusbef e Federconsumatori, senza citare
quali sia la «precisa norma di legge».

Adusbef e Federconsumatori, dopo aver appreso che il prof. Corrado Calabrò,attuale presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, era stato nominato,dal Consiglio
dei Ministri del 28 dicembre 2007, presidente aggiunto del Consiglio di Stato,organo superiore della Giustizia amministrativa chiamato a decidere in ultima istanza (dopo il Tar) sulle delibere
assunte dalla stessa Autorità,avevano retoricamente chiesto se le cariche ricoperte fossero compatibili.
Il prof. Calabrò era stato infatti nominato alla carica di presidente aggiunto del Consiglio di Stato,in sostituzione di Paolo Salvatore, presidente del Consiglio di Stato dal 25 ottobre
2007 e successivamente coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere,tra i magistrati indagati per concorso in corruzione in atti giudiziari e abuso di
ufficio.

E’ lo stesso presidente dell’Autorità, ad aver reso offerto la prova provata dell’incompatibilità tra le due cariche, con l’affermazione di oggi: «Sul piano giurisdizionale
– ha spiegato Calabrò, «toccherà ora al Consiglio di Stato quantificare il risarcimento danni per Europa 7, essendosi i giudici riservati di decidere sulla mancata
assegnazione delle frequenze a Europa 7».
Adusbef e Federconsumatori che non hanno nulla contro il prof. Calabrò,con il quale hanno avuto buoni rapporti nella tutela dei diritti dei consumatori, sollevano principi di correttezza
istituzionale perché non si può, con una mano, assumere decisioni al consiglio dell’Autorità TLC, mentre con l’altra possono essere promulgate dal Consiglio di Stato,che
anche indirettamente può risentire del conflitto di funzioni tra le due alte cariche ricoperte,anche per non esporre la nomina ad una eventuale impugnativa davanti al Tar del Lazio.

Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trafiletti (Federconsumatori)

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