No carne, si legumi: un bene per l’appetito e per l’ambiente

21 Febbraio 2018
E’ possibile sostituire la carne con i legumi. Così facendo, la dose di proteine rimarrebbe invariata, il contenuto nutrizionale rispettato e si ridurrebbero problemi come l’inquinamento ed il riscaldamento ambientale.
Questa la tesi sostenuta da una ricerca del Trinity College, diretta dal professor Mike Williams.
Il team del Trinity ha lavorato assieme ai colleghi del progetto TRUE. Acronimo per Transizione verso sistemi basati su leguminose sostenibili in Europa riunisce 22 tra strutture pubbliche ed aziende private, 15 reti di agricoltori e 7 filiere agricole, studiate “sul campo”.
In questo sistema, Williams e colleghi hanno dovuto valutare il costo dei legumi, in termini di rapporto tra vantaggi (contenuto di nutrienti) e svantaggi (missioni di gas serra, inquinamento delle falde acquifere e uso del suolo).
La ricerca svolta ha mostrato come le fonti di proteine vegetali (cioè i legumi) forniscono gli stessi nutrienti della carne, con un impatto ambientale migliore.
Intervistato dalla stampa, Williams ha spiegato come “In rapporto all’impronta ambientale, i piselli hanno una densità di nutrienti circa cinque volte superiore a quantità equivalenti di carne di agnello, maiale, manzo o pollo”.
Ad oggi, l’inquinamento da attività produttive è uno dei problemi più diffusi, con l’agricoltura “tradizionale” al secondo posto dopo l’allevamento, con il 10-13% di emissioni. Allora, concludono gli esperti del Trinity, convertire i pascoli a coltivazione potrebbe essere il modo giusto per bilanciare
Matteo Clerici
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