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Miglioramento gestione acque del Veneto

By Redazione

Venezia, 15 Novembre 2007 – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale
con prescrizioni e raccomandazioni, approvando l’intervento, sul progetto riguardante «Interventi strutturali in rete minore di bonifica. Miglioramento della gestione delle acque irrigue
nei bacini Sesta Presa in Sinistra Brenta e Settima Presa Inferiore – I° Stralcio, presentato dal Consorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta. Si tratta di un intervento – ha spiegato Chisso
– che ha la duplice finalità di evitare lo sversamento di acque potenzialmente inquinate nella Laguna di Venezia e di aumentare la sicurezza idraulica sul versante Ovest del bacino
scolante, di grande importanza alla luce delle conseguenze della recente alluvione che ha colpito Mestre e Marghera. Nell’adottare il provvedimento, la Giunta ha fatto proprio il parere
espresso all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale».

Le opere previste sono finalizzate ad invasare le acque piovane per scopi irrigui e di utilizzarle in altri bacini, in modo da ridurre il prelievo di acqua dal Novissimo e diminuire le
quantità di inquinanti sversati in laguna, con un abbattimento del 50 per cento dell’azoto totale e del 55 per cento fosforo totale attraverso la fitodepurazione e il trattenimento delle
acque irrigue evitando lo sversamento diretto in laguna. L’invaso sarà concentrato in un’unica area umida realizzata presso l’idrovora di via Lova, con la realizzazione di due adduzioni
distinte al VII Presa; si provvederà alla riqualificazione del nodo ambientale di Bojon per la ripartizione delle portate di progetto con nuova paratoia e protezioni spondali;
verrà realizzato uno sbarramento con impianto idrovoro sul Brentella Vecchia, alla confluenza col Fiumazzo.

L’area interessata riguarda i comuni padovani di Piove di Sacco e Codevigo e quelli veneziani di Campagnalupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fossò, Strà, Vigonovo. Il
quadro economico di spesa si aggira sui 2 milioni 932 mila euro.Sono stati prescritti: assistenza specialistica, sondaggi e carotaggi nei siti di interesse archeologico; il congruo trattamento
dei materiali di scavo, il coinvolgimento dell’ARPAV e il coordinamento con il realizzando «Progetto dell’area naturalistico – archeologica» di Codevigo e Piove di sacco. Le
raccomandazioni si riferiscono invece alla stipula di un accordo di programma con i comuni interessati per la gestione del territorio e all’opportunità di potenziare l’idrovora alla fine
dello scolo «Brentella Vecchia ramo sud».

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