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Mario Monti, Premier a Milano in Assoedilizia +link a video integrale

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By Redazione

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integrale con l’intervento di Mario Monti e Achille Colombo Clerici

—–Original Message—–
Date: Fri, 15 Feb 2013 10:04:59
Subject: Mario Monti, Premier a Milano in Assoedilizia – Saluto ed introduzione del Presidente Avv. Achille Colombo Clerici

A s s o e d i l i z i a

Saluto ed introduzione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:

« Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
Caro Mario,

desidero anzitutto porgerTi il saluto di benvenuto a nome della Organizzazione che rappresento, che si onora di ospitare il Primo Ministro del Governo Italiano.

Un particolare ringraziamento per aver accolto il nostro invito, e per offrirci in tal modo la possibilita’ di una riflessione comune sui temi che interessano la nostra categoria e tutto il mondo
dell’immobiliare.

Noi ci auguriamo che questo incontro possa rappresentare il primo passo di una collaborazione costruttiva, sul piano conoscitivo e valutativo dei vasti e complessi problemi che attengono alla
materia che ci riguarda.

Una collaborazione costruttiva che vorremmo instuarare con le forze di governo e con quelle dell’opposizione; qualunque possa essere il quadro politico che si presentera’ dopo le elezioni.

Un saluto ed un ringraziamento per la loro presenza, come nostri ospiti, ai presidenti delle organizzazioni di settore che rappresentano i diversi campi operativi nei quali si articola e si
sviluppa l’attivita’ che si svolge attorno alla casa, all’investimento immobiliare, alla costruzione, alla promozione dell’edilizia ed ai servizi immobiliari, in genere.

             *      *      *

             *   *   *   *

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,

La nostra Organizzazione rappresenta storicamente i proprietari immobiliari .

Una categoria di cittadini che vive e prospera se il Paese prospera; una categoria di cittadini che e’ profondamente interessata al progresso del territorio, dell’ambiente e dell’economia
radicata sul territorio stesso, perche’ sul territorio essa vive e sul territorio ha investito i propri risparmi.

In un momento storico nel quale il nostro Paese e’ attraversato da vasti processi deterritorializzanti; quali i processi di ristrutturazione, di innovazione tecnologica, di terziarizzazione, di
finanziarizzazione di internazionalizzazione, che recano con se’ fenomeni di delocalizzazione di risorse e di funzioni.  

Una categoria che, proprio per questo radicamento terraneo, costituisce la rete portante dell’economia nazionale legata alle famiglie; una categoria che ha sempre contribuito con il proprio
lavoro, con i propri sacrifici, con il proprio risparmio a far crescere il nostro Paese, non sottraendosi mai ai propri impegni sociali, anche se non si trattava strettamente di doveri ( ricordo,
nel tempo, la legislazione vincolistica per i contratti di locazione, l’equo canone, le espropriazioni per pubblica utilita’) e non sottraendosi all’obbligo tributario.

Vorrei citare al proposito una definizione di Luigi Einaudi, il quale sosteneva che ” chi ha investito i propri risparmi in una casa, nove volte su dieci e’ un buon cittadino”.

          *    *    *    *

In questo momento di difficolta’ c’e’ una generale preoccupazione e tutti cercano rassicurazioni e possibilmente certezze.

I proprietari immobiliari sono preoccupati che i propri risparmi, magari frutto di intere vite di lavoro, ai quali si collega anche il sentimento di lasciare ai figli un fattore di certezza per
il loro futuro, si dissolvano: perche’ gli immobili, premuti come sono tra l’incudine delle imposte, degli oneri gestionali, amministrativi, manutentivi da un lato ed il martello della crisi
economica dall’altro ( che porta con se’ sfitti, morosita’ ed insolvenze, riduzione dei canoni di locazione ) gli immobili, ripeto, come forma di investimento diventano sempre meno competitivi e
quindi debbono essere dismessi, in condizione peraltro di deprezzamento dei valori.

E’ quanto purtroppo sta profilandosi all’orizzonte; perche’ il settore immobiliare e’ in crisi in tutti i diversi comparti.

Da quello delle costruzioni ( nuova produzione e manutenzione ), a quello delle compravendite, dei mutui e dei servizi immobiliari, a quello ancora dei redditi locativi.

Mentre si registra un calo generalizzato dei valori.

La tenuta dei valori e dei prezzi ( a garanzia della conservazione del risparmio) e’, peraltro, la prima condizione per presidiare l’ investimento negli immobili.

       *     *    *    *     *

Il risparmio investito dagli italiani in questo settore ha peraltro storicamente svolto una funzione sociale di grande rilievo ed ancor piu’ la svolgera’ in futuro, essendo venuto meno
l’investimento pubblico diretto nell’edilizia residenziale e mancando oggi  ogni politica di sostegno al mercato( anche degli immobili per usi commerciali ) da parte di investitori
istituzionali, quali il fondo strategico nazionale.

In questa situazione ed in tale prospettiva, abitazioni, ma anche negozi, studi professionali, botteghe artigiane, piccoli opifici, magazzini, dovranno esser messi a disposizione della domanda di
acquisto in proprieta’ o di locazione  ( che ci auguriamo crescente, in una economia che deve crescere ) sempre piu’ da parte dell’investimento privato e del risparmio diffuso.

Il quale e’ sensibile alla logica del confronto comparativo con altre forma di investimento.

Se a seguito di oneri, gravami, imposte diminuzione dei prezzi, l’investimento non risulta competitivo, non solo non si trovera’ nessuno disposto a collocarvi i propri risparmi, ma ci sara’
addirittura una fuga da tale investimento.

Mi limito, per non trasformare questo saluto introduttivo in un trattato, a queste brevi considerazioni che posson servire come traccia di una riflessione; a Te la parola, caro Presidente del
Consiglio dei Ministri, per  
Il Tuo intervento. »

Redazione Newsfood.com

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