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Marco Sabellico: Cosa non ha spiegato Report sul vino… e Comolli rincalza…

Marco Sabellico: Cosa non ha spiegato Report sul vino… e Comolli rincalza…

By Giuseppe

Newsfood.com, 19 febbraio 2024

Giampietro Comolli

 

Quello che scrive l’amico da 30 anni Marco Sabellico  (lo scrive in modo chiaro e puntuale) è corretto e rappresenta un modello di autocontrollo (consorzi di tutela) e controllo terziario (ben 10 enti pubblici possono entrare in qualsiasi cantina e in qualsiasi momento a fare prelievi vini e controllo carte) ci è invidiato da UE e mondo intero. 

È un insieme di mezzi per un unico fine: garantire il consumatore. 

Purtroppo lo scriviamo e lo diciamo sempre fra addetti ai lavori: da associazioni sommelier a consorzi, da Slow Food a Gambero Rosso e altri ancora che poi, chi più e chi meno, vivono e campano dentro il   sistema e comparto. Interventi di formazione e informazione al consumatore sulla realtà provata delle pratiche applicate in campo e in cantina dovrebbe scriverle qualche autorevole figura terza. 

Penso a enologi non italiani, commentatori qualificati, nutrizionisti, alimentaristi, scrittori noti, ricercatori universitari. Invece silenzio al punto tale che anche qualche virologo o infettologa di bell’aspetto buca l’audience parlando male del vino e non del Covid! Mah! 

Che mondo alla rovescia direbbe un grande intellettuale! 

La norma dei controlli e verifiche è di matrice UE! 

In Italia si applica addirittura con formule anche più restrittive di quelle in Francia, Germania, Spagna! Bisognerebbe che un intervento di risposta provata venisse in una altra trasmissione Rai o Mediaset o la 7 contemporaneamente. Chi ha la forza economica politica interprofessionale per farlo con successo? 

Secondo me, Coldiretti soprattutto, visto il potere comunicativo sciorinato sullo scibile umano (ben al di fuori di quello agricolo) da anni è nei Tg e talkshow di prima serata. La Coldiretti – per proprio statuto e riconoscimento sindacale e datoriale – dovrebbe mettersi a disposizione del mondo del vino italiano immediatamente e seriamente sul tema controlli e altri. 

La Coldiretti dovrebbe far parlare ricercatori studiosi di fama docenti accademici che studiano il vino da 20-40-60 anni per dare risposte vere. Non si può lasciare libertà di parola ai competenti alla ricerca di uno share! Deve essere una figura terza a spiegare in tanti TG la vera storia sul percorso dei controlli da una pianta di vite (ricordo che per decenni manco si poteva impiantare una vigna senza autorizzazione) fino alla bottiglia in tavola. 

Gli stessi buyer della GD controllano le partite che acquistano prima di metterle sullo scaffale con la legge del 1992. È l’unica strada. Risposte di merito e corrette risultano soccombenti  e senza effetto: anzi noi addetti ai lavori saremmo accusati come minimo di campanilismo, consociativismo, corporativismo, correismo.

Giampietro Comolli

 

Marco Sabellico

Notizie Vino

 

Qui l’articolo di Sabellico

Cosa non ha spiegato Report: ecco come funzionano le commissioni di degustazione che assegnano Doc e Docg ai vini

19 Feb 2024, 08:01 | a cura di Marco Sabellico

Marco Sabellico

La nuova inchiesta di Report accusa il mondo del vino di omologazione, colpa dei lieviti e degli interventi chimici. Ma chi è che giudica i vini che vogliono ottenere il riconoscimento Doc o Docg? Ecco come funziona.

L’uso della chimica – lieviti selezionati in primis – e gli “aggiustamenti” in cantina finiscono per rendere i vini tutti omologati o, se non altro, uguali a sé stessi anno dopo anno, per gusto, colore e grado alcolico. È la tesi che si evince guardando la seconda inchiesta di Report sul vino, destinata a suscitare nuove polemiche come già successo a dicembre scorso, con cui si critica implicitamente il sistema che giudica i vini che ambiscono ad ottenere la Denominazione. Un meccanismo, però, che la trasmissione di Rai 3 non approfondisce. E allora chi stabilisce se un vino ha le caratteristiche per essere etichettato e commercializzato con una Denominazione d’origine (Doc o Docg) o se può portare riferimenti geografici (Igt)?

Per leggere tutto l’articolo di Marco Sabellico (Clicca qui)

 

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Giampietro Comolli

Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

Presidente CevesUni- centro studi ricerche
mercato consumi distretti produttivi

Mob +393496575297

Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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