Lazio e Toscana insieme per conservazione biodiversità
6 Ottobre 2007
Roma, 4 Ottobre 2007 – “Regione Lazio e Regione Toscana in prima fila per contrastare il fenomeno del bracconaggio, a breve sarà siglato infatti un protocollo d’intesa tra i due
enti e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, per l’attivazione di un’unità specialistica di medicina forense e veterinaria, con il compito di adempiere alle
attività diagnostiche e ricerca su specie selvatiche, sia terresti che marine, e di fornire supporto tecnico e scientifico alle indagini medico legali promosse dalle autorità
giudiziarie per la repressione di atti di bracconaggio e uccisione illegali di animali domestici”.
Lo annunciano in una nota Filiberto Zaratti e Marco Betti rispettivamente Assessore all’Ambiente della Regione Lazio e Assessore alle Aree Protette e Biodiversità della Regione Toscana.
“La tragica morte di cinque esemplari di Orso Marsicano nel parco Nazionale d’Abruzzo e Molise – ricordano i due assessori regionali – pone l’urgenza di adottare strumenti efficaci per
contrastare fenomeni come il bracconaggio e per la conservazione di specie animali protette minacciate”.
“Non dobbiamo dimenticare che Lazio e Toscana vantano un sistema di aree naturali protette tra i più vasti e articolati dell’intero territorio nazionale – aggiungono Zaratti e Betti – e
per questo le due regioni hanno fissato come obiettivi strategici della programmazione economica 2007-2013 la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità con azioni mirate al
contrasto della perdita di biodiversità”.
“Il protocollo d’intesa per il progetto di attivazione dell’unità specialistica – concludono Betti e Zaratti – sarà uno strumento importante per perseguire questi obiettivi e
rafforzare il sistema delle tutele ambientali dei parchi”.